Diverse volte si è sentito parlare dell’intenzione di introdurre in via ufficiale gli apparati digitali nel settore educational, sostituendosi praticamente del tutto al cartaceo: è così che un tablet potrebbe sostituire in un solo colpo libri, quaderni, blocchi appunti, fogli da disegno e quant’altro di cui uno studente potrebbe aver bisogno.
E’ con questo fine in mente che, dalla collaborazione tra Intel e la portoghese JP-IK nasce la linea Mymaga: abbiamo avuto la possibilità di provare i suoi FLUX e FLUX Mini, due tablet progettati su misura per studenti di tutte le età, sia in hardware che in software.
In questa recensione andiamo ad analizzare le caratteristiche del FLUX, il più ampio ed accessoriato della linea. Tengo comunque a precisare che questa recensione sarà strettamente collegata all’ambito di utilizzo di questo tipo di tablet e porrà al primo piano aspetti come la resistenza (fisica) e la dotazione software, diversamente da quanto facciamo di solito, in quanto la prospettiva di impiego è completamente diversa.
Vediamo cosa ci ha detto la prova.
Confezione e dotazione
La confezione del Mymaga FLUX è studiata per distinguersi dalle “comuni” confezioni da tablet: si presenta come una scatola bianca, senza chiusure laterali, con delle finestrelle triangolari che ne lasciano intravedere il contenuto.
All’interno di essa due mini-confezioni: la prima contiene il tablet, la seconda gli strumenti a corredo – un caricabatterie non micro-USB con apposito jack, un pennino capacitivo, un sensore di temperatura collegabile al jack delle cuffie ed una lente d’ingrandimento agganciabile alla fotocamera principale del tablet. Una dotazione notevole che mette uno studente in condizioni di poter intraprendere, attraverso il tablet, davvero un bel po’ di attività.
A corredare il tutto due manuali essenziali ma esplicativi: il primo contiene una breve descrizione del tablet e degli strumenti a corredo; il secondo, invece, insegna all’utente a configurare il parental control (ne parleremo in seguito).
Design ed ergonomia
Tra le caratteristiche del Mymaga FLUX non figura di certo un’estetica accattivante, tuttavia il rivestimento di gomma bianca che lo rende parzialmente “rugged”, preso nel contesto in cui questo tablet trova impiego, ha decisamente un senso pur non essendo bellissimo.
Al tatto il tablet dà la sensazione di resistere agli urti proprio grazie al rivestimento, le “potenziali entrate” per polvere, acqua ed agenti esterni sono limitate al minimo almeno sulla superficie anteriore. Utile l’alloggiamento laterale per contenere il pennino.
Come al solito, la superficie anteriore del tablet presenta sul bordo superiore la fotocamera da 0.3 MP, il microfono integrato ed i sensori del caso.
I bordi inferiore e sinistro del tablet risultano liberi; sul bordo superiore invece sono presenti i connettori per l’input/output (microHDMI, microUSB, DC-in per caricabatterie, jack per cuffie/sensore termico ed alloggiamento per microSD) protetti da un apposito sportellino, sul bordo destro il tasto di accensione/blocco.
Personalmente non comprendo la scelta della posizione del bilanciere del volume, posto invece sul retro.
Sul retro anche la fotocamera posteriore da da 2 MP con scanalatura per l’incastro della lente d’ingrandimento e gli altoparlanti integrati.
Per quanto riguarda l’aspetto ergonomia, il tablet non fa sicuramente parte dei dispositivi facilmente gestibili: i suoi 735 grammi si fanno decisamente sentire, trattandosi di un dispositivo pensato per il trasporto in una borsa e per l’utilizzo su di un piano. Personalmente sconsiglierei a chiunque di usare questo dispositivo senza una base d’appoggio: i crampi all’avambraccio non tarderebbero ad arrivare!
Hardware
Nulla di particolarmente eccezionale da questo tablet, che sicuramente quanto a specifiche non va a piazzarsi nella fascia alta del mercato: troviamo un processore Intel Atom Z2520 dual-core con clock a 1.2 GHz coadiuvato da 1 GB di memoria RAM, il che permette di eseguire senza troppi problemi anche più applicazioni per volta.
Ma, soprattutto quando si tratta di app particolarmente esose (come alcune della suite pre-installata da Intel), già più di due operazioni in contemporanea potrebbero far iniziare a zoppicare il tablet. Fortunatamente questo, nei miei test, è capitato di rado. Non male la quantità di spazio a disposizione – 16 GB, con possibilità di espansione di ulteriori 32 GB tramite microSD – che permettono eventualmente il salvataggio di documenti e risultati.
Le fotocamere sono tutt’altro che eccelse – parliamo di soli 2 MP per quella posteriore e di 0.3 MP per quella anteriore; ciò nonostante, la fotocamera principale fa egregiamente il suo dovere se equipaggiata con la lente d’ingrandimento in dotazione, mentre quella anteriore permette di videochiamare senza nessun problema.
Il sensore termico incluso è piuttosto preciso, degna di nota anche la presenza di altri sensori integrati a bordo – giroscopio, bussola, luminosità, accelerometro. Display touchscreen da 10.1″ di diagonale (1080 x 800) capacitivo e multitouch, abbastanza preciso e perfettamente compatibile con la stilo in dotazione.
Software
Forse il punto più forte di questo notebook è proprio il software preinstallato, che mostra le potenzialità di questo strumento e di ciò che arriva in dotazione con esso. Procedendo con ordine, alla base del Mymaga FLUX c’è una versione di Android 4.2.2 leggermente personalizzata da Intel ma perfettamente usabile nella modalità “classica”.
Degno di nota è sicuramente il lanciatore THINKDIGITAL, in pratica lo strumento che Intel ha scelto per la gestione del parental control: si tratta di un launcher estremamente adatto ad un’utenza di età più bassa, che è possibile sostituire al lanciatore predefinito di Android 4.2 e permette il controllo completo dell’attività.
Tramite un account amministratore che può essere protetto da password, THINKDIGITAL permette di creare diversi account utente, ognuno con un set di app installate visualizzabili ed accessibili; per ciascuna delle app, inoltre, è possibile definire l’ora d’accesso ed il periodo temporale in cui possono essere usate. Ad esempio, si può fare in modo che l’account “Chimerino” non possa accedere al Play Store ma che possa accedere al browser Chrome soltanto per 3 ore al giorno.
A completare l’importantissimo reparto software arrivano alcune app preinstallate da Intel, alcune pensate per l’utilizzo anche nelle scuole primarie, altre invece orientate a scopi più specifici quali raccolta dati ed analisi di grafici – caratteristici delle medie inferiori ma, soprattutto, delle medie superiori.
Tra queste:
- My Notes: è un notekeeper intuitivo che permette di raggruppare appunti personali e note reperite da una gran quantità di fonti;
- ArtRage: è un’applicazione che permette di dare sfogo alla propria creatività, un vero e proprio canvas su cui dipingere usando diversi strumenti; sebbene si tratti di una delle app più esose in termini di risorse, utilizzarla con lo stilo è davvero un piacere;
- Textbooks: è contemporaneamente un lettore di eBook, di contenuti multimediali di vario tipo ed un organiser, che permette tra le altre cose di suddividere il materiale per corso;
- Media Camera: è un vero e proprio editor video che permette di modificare e visualizzare contenuti multimediali, oltre che di crearne grazie alle fotocamere;
- SPARKVue: è una delle app di analisi che, grazie ai sensori ed ai laboratori predefiniti (è possibile oltretutto crearne di personalizzati), permette di eseguire ricerche basate su temperatura, accelerazione, suono, immagini e magneti.
- Intel Education Lab Camera: è un’intera suite basata sul percorso STEM (scienze, tecnologia, ingegneria, matematica) che, grazie a diverse mini-app, permettono di usare il tablet per operazioni di problem-solving avvalendosi di strumenti quali analisi della cinematica, motion camera, registratore, time-lapse e – ovviamente – il microscopio.
Multimedia
Aspetto multimediale appena sufficiente per questo tablet: riproduzione video buona ma sicuramente non di altissimo livello, identica conclusione per la resa dell’audio – sebbene siano abbastanza ampie, le casse presenti sul retro “strozzano” il suono nel momento in cui il dispositivo viene poggiato su un piano.
Tuttavia agganciando un paio di cuffie od auricolari (non in dotazione) all’apposito jack il volume è ben bilanciato e l’audio finisce per gracchiare soltanto in presenza di alti particolarmente pronunciati ed a volume elevato. E’ chiaro che il Mymaga FLUX non è sicuramente pensato per riprodurre video divertenti ed MP3.
La resa della fotocamera invece parla da sé: qualità decente per scatti fotografici, appena decente per registrazioni video; la storia cambia comunque nel momento in cui viene agganciata la lente d’ingrandimento, poiché è proprio grazie alla bassa risoluzione che il tablet può essere usato – ed anche con un buon margine di ingrandimento – come microscopio. Anche questa volta lo scopo di questo strumento è palese.
Autonomia
Da una batteria di 6000 mAh ci si potrebbero aspettare grandi cose, invece l’autonomia dichiarata di questo tablet è di “sole” 5 ore, aspettativa sicuramente confermata dai vari test: con un utilizzo medio del tablet (schermo, app edu e sensori) non sono riuscita a raggiungere più di 4 ore di autonomia, aumentate a 4 ore e mezza in utilizzo da tablet classico (qualche social network, riproduzione audio e pochi video su YouTube).
Niente di eccezionale insomma, tuttavia quasi del tutto conforme a quanto dichiarato dal produttore.
Rapporto qualità/prezzo
Il prezzo medio di questo tablet si aggira intorno ai 170€, a mio avviso abbastanza in linea con ciò che ha da offrire. A mio avviso il prezzo è giustificato dagli accessori in dotazione (il pennino, la lente ed ovviamente il sensore di temperatura), oltre che alla natura rugged del dispositivo. In parole povere, le prestazioni non giustificano assolutamente un prezzo del genere ma la natura ed il contesto di utilizzo del Mymaga FLUX sono perfettamente in linea con esso.
Conclusioni
Doverosa frase iniziale: non si tratta di un tablet per bambini in tenera età. Educational si, ma di fatto non adatto alla prima infanzia. Il Mymaga FLUX può aiutare – e non poco – gli studenti nelle varie fasi d’apprendimento, permettendo loro sia di semplificare il lavoro di raccolta dati (che sia per una ricerca, per un’esperimento o quant’altro) che di procedere all’analisi ed all’elaborazione postume.
Buona l’idea, per i più distratti, di equipaggiare questo tablet con un apposito lanciatore che faccia da “parental control”, concordo inoltre sulla scelta fatta da JP-IK ed Intel di non stravolgere il core di Android ma di effettuare le proprie aggiunte ad un livello superiore – pre-installando delle app ed utilizzando un lanciatore personalizzato, appunto – così da permettere, in caso di necessità, di usare il FLUX come un “ordinario” tablet Android.
Insomma un prodotto valido che, personalmente, non comprerei a mio figlio di 3 anni; ci farei invece un pensierino se mio figlio di anni dovesse averne 10 o qualcuno in più. Ma soltanto per la scuola.