Nexus 6…. dunque… da dove cominciare? E pensare che per qualche tempo abbiamo quasi avuto la percezione che i Nexus dovessero scomparire (qualcuno ricorda Android Silver?) ed ora eccoci qui a recensire il più potente, costoso, chiacchierato e grosso smartphone Nexus della storia. E no, non è la solita frase di circostanza che viene ripetuta ogni qualvolta viene realizzato un nuovo smartphone Google ma questo è davvero un Nexus con una marcia in più, un Nexus da vero top di gamma e dal prezzo premium. Ma tutto questo ben di Dio, che si traduce in hardware dalla potenza bruta e software “innovativo”, basteranno a giustificare un costo di 649€ per la versione base (da 32 GB) del nuovo dispositivo realizzato da Google e Motorola? Beh, la risposta l’avrete una volta finita di leggere questa recensione!
Video Recensione
Confezione
Come già detto nell’unboxing (acquistato dal Play Store Italiano), la confezione del Nexus 6 è semplice ma allo stesso tempo elegante: materiale di cartone abbastanza resistenza, involucro bianco e all’interno solo lo smartphone, il caricatore Turbo di Motorola, libretto di garanzia e spilla per cacciare fuori lo slot nano SIM. Niente di eccezionale dunque, il minimo indispensabile.
Design ed Ergonomia
Dimensioni generose ma esteticamente devo dire che il Nexus 6 è bello, davvero bello: naturalmente questi sono pareri molto soggettivi e ciò che può piacere a qualcuno e può non piacere a qualcun’altro, dunque non ci soffermiamo troppo a parlare dell’impatto estetico del nuovo smartphone di Google. Dotato di un display AMOLED da ben 5.95” con risoluzione 2560 x 1440 pixel e ben 493 ppi, il Nexus 6 ha dimensioni pari a 159.3 x 82 x 10.1 mm ma la sua presa è salda anche ad una mano grazie al retro curvo negli angoli. Ciò garantisce due cose: difficilmente lo smartphone vi scivolerà dalla mano e su una superficie piana sarà molto più comodo prenderlo e riporlo altrove. Ah, quasi dimenticavo: il retro è leggermente gommoso ed anche questa è una scelta lodevole che ho apprezzato molto, anche se molto soggetto a “macchie da impronte”. Attenzione però, parlo solo di presa: utilizzare il Nexus 6 ad una sola mano è praticamente impossibile a meno che non dobbiate solo navigare in alcune zone del display e possedete delle dita abbastanza lunghe. Ai bordi troviamo una cornice in metallo che garantisce solidità e compattezza, ed è molto bella da vedere: in generale presenta un design molto simile al Moto X 2014 e questo sta a voi decidere se è un pregio o difetto.
Torniamo un momento al display: vi ho detto che stiamo parlando di un AMOLED, a mio avviso davvero uno schermo incredibile sia come risoluzione che come taratura, anche se alcune scelte di Google potrebbero far storcere il naso a qualcuno. Soprattutto in condizioni di luminosità bassa del display, i bianchi tenderanno ad essere “rosa”: certo, non vi parlo di una tonalità che distinguerete facilmente ed anzi ci vuole un po’ di attenzione, ma anche in questo caso c’è una spiegazione data proprio da Google e Motorola. In pratica, secondo le aziende, una variazione della tonalità verso questi colori tende a stancare meno la vista dell’utente: che ci crediate o meno, è davvero così. Ho letto in giro, inoltre, che qualcuno si lamenta della luminosità dello schermo rea di essere troppo bassa anche quando è impostata al massimo: sicuramente non è una torcia ma non avrete problemi da questo punto di vista, quindi non capisco proprio alcune “riflessioni” su questo punto.
Hardware
A mio avviso il voto è quasi pieno perché il “10” si dà solo a qualcosa di perfetto, non credete? Beh, per come utilizzo io lo smartphone sarebbe anche da 10 ma visto che stiamo parlando di un telefono premium allora Google/Motorola avrebbe dovuto aggiungere una fotocamera frontale da almeno 5.0 e non una “semplice” da 2.0: per carità, selfie decenti (come vi spiegherò più avanti) ma forse qualcosina in più si poteva fare. E sì, questa è una baggianata se vogliamo dirla tutta ma ho voluto trovare proprio quella minuzia per giustificare il perché del mezzo voto in meno. Per il resto cosa c’è da dire, cosa c’è da aggiungere a quanto già la scheda tecnica ci dice?
Il processore è un potente Qualcomm Snapdragon 805 Quad-Core a 2.7 GHz affiancato da una GPU Andreno 420 che garantiscono fluidità sia nell’utilizzo dello smartphone sia quando il nostro dispositivo si trasforma in una mini console portatile per giocare: grosso merito vanno anche ai 3 GB di RAM affiancati da una memoria interna pari a 32 GB o 64 GB:. Il Nexus 6 non è espandibile tramite microSD ma questo non è più un problema visto che il taglio minimo da 32 GB di memoria garantisce un bel po’ di storage libero all’utente (circa 26 GB liberi di base). Per quanto riguarda la connettività troviamo il supporto alle reti LTE, Wi-Fi 820.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.0 e NFC.
Software
Il Nexus 6 ha esordito con un software ancora incompleto, ed infatti è subito stato rilasciato Android 5.0.1 Lollipop che ha messo una pezza sotto alcuni punti di vista. All’orizzonte è in arrivo un nuovo update di Android Lollipop, ma devo essere sincero: durante l’utilizzo del dispositivo non ho riscontrato bug gravi, se non uno capitato una volta e che non riesco a ripetere: riguardava la sovrapposizione delle icone del launcher con quelle del desktop. Fidatevi, una vera “magia”! A parte questo, Lollipop va giudicato per quello che può offrire sul Nexus 6: se stessi giudicando Lollipop su un Nexus 5, il voto finale sarebbe maggiore ma sul Nexus 6 è evidente che ci sono aspetti da completare e migliorare, un po’ come capita con i tablet Nexus. Mi spiego meglio: abbiamo un ampio display da 5.95” ma Google non ha implementato nulla a livello software per sfruttarlo al meglio: sarebbe gradita una modalità ad una mano visto che è impossibile utilizzare il Nexus 6 con una mano sola. Inoltre, non c’è possibilità di ridurre/ridimensionare le finestre della applicazioni: non dico tutte ma almeno le principali di Google potrebbero supportare una modalità simile perché sarebbe davvero comodo.
Niente da sottolineare, almeno personalmente parlando, per quanto riguarda la modalità multi utente che svolge il suo lavoro. Una delle novità introdotte dal Nexus 6 con Lollipop è il Display Ambient, attivabile/disattivabile da Impostazioni -> Display: esso permette di sostituire il LED di notifica non presente sul Nexus 6 (o meglio è presente, ma non molto visibile e non attivabile “normalmente”) e funziona bene. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, si tratta di una modalità del Nexus 6 che permette di “alzare” lo smartphone e vedere spuntare sul display orario e notifiche, senza toccare nessun tasto: le informazioni saranno tutte in scala di bianco e grigio mentre lo sfondo del dispositivo resterà completamente nero. Ecco una immagine:
Presente poi l’applicazione Fit: niente di eccezionale ma vi servirà a tenere sotto controllo il vostro andamento di fitness quotidiano con obiettivi da impostare ed eventualmente superare. Potete aggiungere anche manualmente attività che avete svolto, come Arti Marziali, Calcio, Corsa eccetera eccetera: insomma, un’applicazione utile più che altro per avere un resoconto della vostra attività fisica. Per il resto nulla da dire: comoda l’opzione “Ok, Google” sfruttabile anche a schermo spento per poter lanciare immediatamente i comandi vocali e personalmente ho apprezzato molto i colori del Material Design (la nuova “interfaccia” di Google se così vogliamo definirla) ed anche alcune chicche introdotte che rendono l’esperienza di utilizzo del Nexus 6 molto comoda (merito sempre di Lollipop).
Ora, ad esempio, se state giocando o utilizzando un’applicazione a schermo intero e ricevete una telefonata, la schermata non verrà sostituita da quella della chiamata bensì vi comparirà in alto una striscia informativa. Comode anche le notifiche nella lock screen (schermata di blocco) subito visibili e con possibilità di accedere sia alla notifica stessa che espanderla, oltre a porte ricevere informazioni sull’applicazione che l’ha generata. Infine, anche il multitasking è stato migliorato rendendo il passaggio tra le applicazioni ancora più fluido e immediato.
Non volete essere disturbati o interrotti perché magari siete a lavoro o nel bel mezzo di una riunione? Lollipop permette ora di regolare delle priorità nelle notifiche per ricevere solo le chiamate e le notifiche che sceglierete voi, con possibilità di rispondere ai messaggi direttamente dalla schermata di blocco.
Insomma, Lollipop non presenta problemi degni di nota (perlomeno non ne ho riscontrati in una settimana di utilizzo) ma sarebbe molto gradito un miglioramento del sistema per sfruttare al meglio le dimensioni del Nexus 6. Ah, e non venite a dirmi che “è meglio il Galaxy Note 4 di Samsung“: quando acquistate un dispositivo spostate anche la sua filosofia ed è normale che vi siano grosse differenze nell’user experience tra il Nexus 6 e il Galaxy Note 4, ognuna di esse con dei pro e dei contro (resto dell’idea che i Nexus non sono dispositivi per tutti, al momento).
Multimedia
Finalmente una fotocamera decente per il Nexus 6, una fotocamera degna di nota che regala ottimi scatti (ma forse anche qui si potrebbe migliorare qualcosa). Il sensore è rappresentato da una fotocamera da 13 megapixel con apertura f2.0, stabilizzatore ottico d’immagine e doppio flash LED che consente di scattare foto buone in qualsiasi condizione di luce: sì, anche di notte il Nexus 6 mi ha convinto per gli scatti che mi ha regalato. Presente la funzione HDR+ ma c’è da dire che l’app preinstallata Google Fotocamera non sfrutta a pieno le nuove API di Android Lollipop, e sarebbero gradite anche nuove caratteristiche come la possibilità di effettuare scatti continui, time lapse e slow motion per i video ed un pulsante “pausa” per mettere in pausa la registrazione video. Naturalmente questo è ciò che offre la fotocamera base, ma nessuno vi viete di utilizzare altre applicazioni che sulla carta risultano più complete. La Google Fotocamera permette di realizzare Photo Sphere, Panoramica e sfruttare l’opzione Sfocatura obiettivo: i video, invece, possono essere registrati fino ad una risoluzione di 4K a 30fps.
Un tirata di orecchie a Google per la fotocamera frontale: è vero che è da 2.0 MP e riesce a garantire anche registrazioni video Full HD, però se a bordo ci fosse stata una camera da 5.0 MP forse sarebbe stato davvero tutto perfetto sotto questo punto di vista. Comunque sia i “selfie” vengono bene, soprattutto in condizioni di luminosità accettabile (e di seguito ve ne mostro due, uno scattato in un pub con condizioni di luce scarsa ed uno in pieno giorno):
Autonomia
La batteria non removibile da 3220 mAh basta e avanza per arrivare con tranquillità a sera anche se questi giudizi sono pur sempre rimandabili ad un utilizzo che ne fate del dispositivo. Personalmente non gioco mai, se non di rado, ma uso molto i social, Drive, la fotocamera, browser, WhatsApp e lettori RSS: l’utilizzo che faccio io del Nexus 6 è abbastanza intenso ma a fine serata riesco ad arrivare senza problemi, anche a superare la mezzanotte. C’è da dire che Google ha introdotto una modalità di risparmio batteria che potete attivare una volta che il dispositivo arriva ad una certa percentuale di carica residua (5% – 15% – Mai): con questa modalità attiva sia la barra superiore che quella inferiore del vostro Nexus 6 diventeranno arancio, e il processore inizierà a lavorare in modo più lento. Ciò si traduce in un rallentamento generale del dispositivo e dell’utilizzo delle sue apps, ma credetemi che allungherà di molto la vita della carica residua del vostro Nexus 6.
Si può fare meglio? Assolutamente sì: arrivato a 4 ore di schermo attivo solitamente il mio Nexus è nella soglia del 15% di carica residua, che può spingersi fino a 5 ore di schermo attivo con la modalità “risparmio batteria” attiva. Con quella batteria da ben 3220 mAh, il Nexus 6 non delude ma sicuramente Google potrebbe intervenire e rendere l’autonomia migliore regalando un paio di ore aggiuntive alla durata media del dispositivo (e chissà che non lo faccia). Questi i dati “ufficiali” dichiarati da Google:
- Batteria da 3220 mAh
- Ricarica wireless Qi
- Durata di stand-by (opzione Display Ambient attiva): fino a 250 ore
- Durata di stand-by (opzione Display Ambient disattivata): fino a 330 ore
- Durata di utilizzo di Internet (Wi-Fi): fino a 9,5 ore
- Durata di utilizzo di Internet (LTE): fino a 10 ore
- Durata di conversazione: fino a 24 ore
- Riproduzione video: fino a 10 ore
Il test è stato effettuato da Google utilizzando software e dispositivi Nexus 6 di preproduzione. Per i test sulla durata di conversazione sono state utilizzate le impostazioni predefinite con Wi-Fi disattivato e LTE attivo. Per i test sulla durata di stand-by sono state utilizzate le impostazioni predefinite con LTE attivo e Wi-Fi collegato a un punto di accesso di prova. I test relativi a Internet Wi-Fi sono stati effettuati con la Modalità aereo attiva e Wi-Fi collegato a un punto di accesso di prova; sono stati caricati tre siti web popolari memorizzati nella cache su un server locale. Sul Nexus 6 è stata caricata una pagina, abbiamo aspettato 40 secondi ed è stata caricata una pagina del sito successivo. I test relativi a Internet LTE sono stati effettuati con Wi-Fi non attivo e LTE attivo utilizzando lo stesso metodo di prova utilizzato per i test relativi a Internet Wi-Fi.
Prezzo e conclusioni
La domanda alla quale rispondere è una sola: 649€/699€ sono un prezzo giustificabile per quanto offre il Nexus 6? La risposta è no, forse il prezzo giusto del Nexus 6 sarebbe stato 549/599€ perché l’hardware offerto è importante e assolutamente competitivo. Tuttavia, Google ha forse voluto far capire che oramai intende puntare su “dispositivi Nexus premium” in grado di essere “grandi” non solo nelle dimensioni: se siete appassionati Nexus difficilmente resisterete all’acquisto di questo phablet mentre la maggior parte degli utenti “normali” non prenderà neanche in considerazione l’idea di poter acquistare un Nexus 6. Alla domanda “sei soddisfatto dell’acquisto?” personalmente risponderei di sì, anche se mi aspetto miglioramenti da parte di Google sul lato software che potranno rendere la mia soddisfazione ancora più grande. Un Nexus potente, grosso, chiacchierato e indubbiamente valido: ma non per tutti.