Da qualche anno il nome di OnePlus ha acquisito una certa notorietà, in quanto il primo smartphone rilasciato dall’azienda ha da subito riscosso un certo successo.
Quest’anno la casa cinese è tornata alla carica presentando stavolta 2 dispositivi, il OnePlus 2, che abbiamo già avuto modo di recensire, e il OnePlus X, la vera incognita della azienda cinese. Dove si collocherà? Scopriamolo insieme!
Confezione
La confezione di vendita del OnePlus X si presenta in modo davvero elegante, seguendo lo stile che ormai contraddistingue la casa cinese. Sollevato il primo vano, ci troviamo di fronte subito allo smartphone alloggiato su un contenitore rosso, al cui interno troviamo la graffetta per l’apertura del carrello riservato alle SIM e una cover in silicone.
Messo da parte anche questo vano, troviamo alloggiati negli appositi spazi il caricabatterie da parete con presa cinese, il cavo Micro USB, non Type-C come ci aveva abituato OnePlus e un apposito biglietto di benvenuto.
Design ed ergonomia
Esteticamente, il OnePlus X mi ha colpito molto, presentandosi con un design estremamente elegante e compatto, caratterizzato da materiali ricercati e design ben studiato. Sul retro troviamo un pannello in vetro che rende il grip stranamente saldo e sicuro. Abbiamo poi il logo OnePlus al centro e la fotocamera da 13 MP con flash led in alto a destra.
La parte frontale vede il display AMOLED da 5 pollici di ottima qualità nella zona centrale, la fotocamera da 8 MP, la cassa per l’ascolto in chiamata, i sensori di prossimità e luminosità e il led di notifica RGB nella parte alta e i tasti soft touch scambiabili nella parte bassa.
Andando poi su bordi, abbiamo sul lato desto il tasto per accensione/spegnimento e blocco schermo, il bilanciere del volume e il carrello per l’inserimento di 2 schede nano SIM oppure una nano SIM e una Micro SD, sul lato sinistro l’ormai noto tasto per switchare tra i vari profili di notifica, sul lato basso la cassa a sinistra, l’ingresso per il cavo micro USB e il primo microfono a destra sistemato in modo tale da creare simmetria e, infine, sul lato alto l’ingresso per il jack audio da 3,5 mm e il secondo microfono.
Hardware
[scheda_tecnica id=”195612″]Il nuovo mister X della casa cinese monta a bordo un processore Qualcomm Snapdragon 801 Quad-core da 2.3 GHz Krait 400, una GPU Adreno 330, 3 GB di RAM e 16 GB di memoria a disposizione per l’utente espandibile tramite Micro SD ino a 128 GB.
Il display è un pannello AMOLED da 5 pollici con risoluzione 1920 x 1080 e densità pixel di circa 480 DPI, il tutto protetto dal Gorilla Glass 3.
Non è presente il lettore di impronte e, per quanto riguarda la durata, abbiamo una batteria non rimovibile da 2525 mAh.
Software
La versione di Android installata a bordo del device è la 5.1.1 Lollipop, e su questa è basata la ROM proprietaria OxygenOS giunta alla versione 2.1.3. Il sistema risponde in modo rapido e fluido, senza mai un impuntamento o chiusure forzate. Prestazionalmente parlando, pur non essendo un top di gamma, il processore della scorsa generazione resta ancora una valida risorsa per terminali di questo genere.
Le applicazioni preinstallate sono solamente quelle di sistema e le uniche aggiunte significative riguardano le funzionalità di sistema. Abbiamo ad esempio Shelf, una schermata alla quale potremo accedere tramite uno Swipe verso destra dalla schermata principale. Così facendo, accederemo ad una sezione nella quale potremo collocare qualsiasi widget nell’ordine che preferiamo, per avere una visualizzazione più ordinata e una home più pulita.
Ci sono poi gesture come il doppio tap per risvegliare lo schermo, per controllare la musica, aprire la fotocamera e attivare o disattivare la torcia. I tasti soft touch poi possono essere invertiti, scambiando la funzione back con quella Recenti, ed è inoltre possibile gestire l’azione alla pressione prolungata.
Infine, sebbene ci sia la voce Personalizzazione, non è possibile applicare temi, in quanto ci verrà proposta solamente la possibilità di attivare o disattivare il tema dark.
Multimedia
Possiamo senza dubbio affermare che l’elemento chiave di questo comparto è il display AMOLED da 5 pollici. Pur non essendo poi così ampio, i colori appaiono molto nitidi e vivaci al punto giusto, con il display che va a spegnere i pixel nelle aree nere dell’immagine.
Abbiamo poi la fotocamera da 13 MP che si comporta in modo efficiente sia in condizioni di buona luminosità che in situazioni più buie. L’applicazione di default è molto intuitiva e tramite pochi tocchi si riesce ad arrivare alle funzioni desiderate. Lo scatto avviene in modo rapido tranne abilitando l’HDR, che impiegherà un po’ per elaborare l’immagine. Per quanto riguarda i video, poi, abbiamo la possibilità di girare filmati in 720P e in 1080P.
Anche il comparto videoludico non delude, permettendo un’esperienza di gioco soddisfacente e senza impuntamenti. Giocando a Modern Combat 5 non ho riscontrato rallentamenti né lag significativi, sintomo di grande stabilità.
Autonomia
La batteria da 2525 mAh si assesta su risultati standard, garantendovi una buona durata in caso di utilizzo quotidiano.
Personalmente, con un utilizzo medio intenso sono arrivato a tarda serata con quasi 5 ore di schermo acceso, che non è molto ma non è poi così male.
Rapporto qualità/prezzo
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Conclusioni
Il titolo della recensione, volutamente provocatorio, non si riferiva al fatto che OnePlus possa aver in qualche modo deluso le aspettative. Con questo dispositivo, l’azienda ha deciso di aggredire un’altra fetta di mercato che non sia quella dei soli top fi gamma, ma che riguardi anche i dispositivi di fascia media/medio alta. Personalmente, le dimensioni sono quelle che in assoluto preferisco, in quanto lo smartphone sta comodamente in una mano e, i materiali con i quali è stato realizzato, danno un senso di pulizia ed eleganza al design, renendolo se vogliamo anche un oggetto di stile.