Il Mobile World Congress di quest’anno è stato segnato dalla presentazione di terminali davvero interessanti. Una delle sorprese più grandi è stata la presenza di Xiaomi che, con Hugo Barra, ha presentato in pompa magna l’ultimo top di gamma della casa cinese, lo Xiaomi Mi 5.
Dopo tutto questo tempo, sarà riuscita Xiaomi a ripagare l’attesa dei suoi utenti con un device all’altezza delle aspettative?
Confezione
La casa cinese sembra aver abbandonato ormai le confezioni in colorazione marrone e materiali riciclabili. Come già visto su altri device della lineup del 2016, sulla parte frontale abbiamo la figura del prodotto in varie colorazioni e sul retro le informazioni principali.
Sollevato il coperchio, ci troviamo subito di fronte al dispositivo coperto da una pellicola protettiva su entrambe le facciate. Nel vano posto al di sotto, poi, troviamo il caricabatterie da parete con ricarica veloce, un cavo USB Type-C e i soliti libricini illustrativi con graffetta annessa.
Design ed ergonomia
Lo Xiaomi Mi 5 colpisce sin da subito per l’estrema eleganza e l’ottima scelta dei materiali in fase di realizzazione. La zona frontale ospita il display IPS LCD da 5.15″, dimensione certamente curiosa ma che conferisce un’ottima manualità e un buon campo visivo.
Le cornici poi sono quasi inesistenti, se non fosse per un sottile contorno nero che personalmente non ho trovato fastidioso ma che sulla versione bianca certamente si nota di più. Sulla parte alta troviamo il logo dell’azienda, il led di notifica RGB e il sensore di prossimità/luminosità in alto a sinistra e l’altoparlante per l’ascolto in chiamata e la fotocamera interna nella zona centrale.
Passiamo alla zona inferiore, caratterizzata da 2 tasti soft touch retroilluminati che, stavolta, non presentano icone indicative ma sono solamente dei puntini, scelta strana considerando come questi non siano programmabili. Tra di loro c’è una delle grandi novità di questo dispositivo, ovvero il tasto centrale sia fisico che soft touch che, oltre a funzionare come un normale pulsante “Home”, nasconde un ottimo sensore di impronte.
Il retro ricoperto in vetro risulta molto sobrio e pulito, con la fotocamera principale con doppio flash led bicromatico in alto a sinistra e il logo della casa cinese in basso al centro. Passando ai lati, abbiamo il bilanciere del volume e il tasto per accensione/spegnimento e blocco schermo sul bordo destro, il carrello a estrazione per l’inserimento di 2 schede nano SIM sul bordo sinistro, l’ingresso per il jack audio da 3,5 mm, l’ingresso per il cavo USB Type-C, il microfono principale collocato in modo simmetrico e lo speaker sul bordo inferiore e il sensore a infrarossi e il secondo microfono sul bordo superiore.
La componentistica è ben collocata lungo la superficie del design, mentre le dimensioni di 144.6 x 69.2 x 7.3 mm e il peso di appena 129 g rendono lo Xiaomi Mi 5 estremamente leggero e maneggevole. Il retro in vetro conferisce un tocco di eleganza in più al terminale e, sebbene appena preso possa risultare scivoloso, dopo anche solo un paio di minuti di utilizzo lo smartphone si incollerà letteralmente al palmo della vostra mano.
Hardware
Il nuovo top di gamma della casa cinese è dotato di specifiche tecniche di tutto rispetto, a partire dal processore di ultima generazione:
- CPU Qualcomm Snapdragon 820 Quad-core con 2 core clockati a 1.80 GHz e 2 clockati a 1.36 GH;
- GPU Adreno 530;
- 3 GB di memoria RAM;
- 32 GB di memoria ROM, di cui circa 26 GB disponibili per l’utente;
- Display da 5.15″ IPS LCD con risoluzione 1920 x 1080;
- Batteria da 3000 mAh.
Il processore garantisce prestazioni eccellenti, non consumando molta energia con un carico di lavoro leggero e dando il meglio di sé in fasi di utilizzo più intenso e pesante. La memoria RAM poi garantisce un ottimo multitasking, con circa 1.5 GB liberi senza nessuna app in esecuzione e con un’apertura rapida degli applicativi caricati in memoria.
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Il display da 5.15″ presenta un’ottima diagonale e un eccellente angolo di visione. I colori appaiono ben bilanciati, mai troppo vivaci e, nel caso non dovessero piacervi, è possibile modificare alcuni settaggi per regolare la temperatura del colore e il contrasto. La risoluzione poi è stata una scelta intelligente, visto come su tali dimensioni sia più che sufficiente e va certamente a favore della batteria.
Il sensore di impronte posto frontalmente risulta una scelta decisamente azzeccata, sia per l’estrema comodità e rapidità con la quale è possibile sbloccare il terminale, sia perché la novità del tasto fisico centrale mi ha piacevolmente convinto, in quanto personalizzabile nella pressione prolungata e settabile anche come tasto soft touch, non obbligando dunque l’utente a premerlo. Paradossalmente, però, la vera novità è nel ritorno dell’NFC, sensore che, dopo essere stato abbandonato perché a detta di Hugo Barra “nessuno lo utilizza più di tanto”, è stato finalmente reintrodotto, fornendo al dispositivo una gamma più ampia di funzionalità e servizi accessibili.
Software
Il sistema operativo equipaggiato sullo Xiaomi Mi 5 è ovviamente Android 6.0.1 Marshmallow, con interfaccia proprietaria MIUI nella sua versione Stable 7.2. L’esperienza utente è eccezionale e la navigazione tra le schermate è fluida, mai uno scatto, un ritardo o una chiusura forzata. L’apertura e il caricamento delle app avviene in modo rapido anche con più applicativi in esecuzione in background.
Le applicazioni preinstallate sono le solite della ROM cinese, con il Meteo dall’interfaccia accattivante e funzionale, Bussola, Remote che sfrutta il sensore a infrarossi per comandare un’ampia gamma di dispositivi presenti nel ricco database e l’ormai immancabile app Security, in grado di effettuare una pulizia sia base che approfondita della memoria occupata, una scansione delle vulnerabilità, controllo delle statistiche realitve all’autonomia, gestione dei permessi e altro ancora.
Multimedia
Come sicuramente avrete capito già durante la presentazione ufficiale, la fotocamera principale da 16 MP è una delle caratteristiche di spicco di questo terminale. La qualità degli scatti è davvero buona, sia in presenza di luce che in ambienti bui e sarà davvero difficile catturare immagini mosse anche con mani tremolanti grazie allo stabilizzatore ottico a 4 assi. Come potete vedere dalle immagini qui sotto, i risultati sono ricchi di dettagli ben definiti, con colori equilibrati
L’applicazione predefinita poi, permette di scegliere tra una vasta gamma di settaggi, come la modalità HDR, la dettagliata modalità manuale, nella quale potrete scegliere anche il tempo di esposizione fino a 32 secondi, simpatici effetti e tanto altro. Per quanto riguarda i video, abbiamo la possibilità di girare ottimi filmati in 4K. Anche se attualmente questi non sfruttano lo stabilizzatore ottico, è possibile che tale funzionalità venga implementata con i futuri aggiornamenti.
La fotocamera interna da 4 Megapixel, con pixel da 2 micron che la rendono molto simile alle fotocamere a Ultrapixel di HTC, permette di catturare immagini di ottima qualità in spazi illuminati e comunque molto buone anche in situazioni più buie.
L’altoparlante posto nella parte bassa riproduce l’audio di sistema in modo chiaro e pulito e dimostra una discreta potenza. Inoltre, anche a volume massimo tende a non gracchiare o a distorcere l’audio e la posizione consente di poggiare il dispositivo a qualsiasi superficie senza alcun problema. Il comparto videoludico dà ottime soddisfazioni, in quanto potrete tranquillamente giocare ai titoli più complessi e pesanti senza riscontrare rallentamenti o riscaldamenti anomali del device.
Autonomia
La batteria da 3000 mAh fa il suo lavoro, fornendo complessivamente una buona autonomia al dispositivo. Personalmente, con un utilizzo medio sono riuscito ad arrivare a 6 ore e 40 minuti di schermo acceso con 23 ore circa di utilizzo.
Con un utilizzo decisamente più intenso, invece, ho toccato le 4 ore di schermo acceso e 17 ore circa di utilizzo.
Rapporto qualità/prezzo
Sicuramente una delle caratteristiche che più ha reso famosa Xiaomi è il prezzo al quale mette in vendita i propri dispositivi. Rispetto a quello attuato in Cina, c’è da dire che nel nostro paese al momento la differenza è tanta, visto e considerato come i fornitori abbiamo poche scorte. Potete infatti trovare lo Xiaomi Mi 5 a un prezzo che si aggira attorno ai 400€.
Acquistare Xiaomi Mi 5 da Gearbest (prezzo economico)
Il prezzo più economico tra i vari store affidabili esistenti è solitamente quello di Gearbest, che al momento ha in promozione lo Xiaomi Mi 5 da 32 GB (bianco) al prezzo di 347€. Ecco di seguito il link all’acquisto:
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In particolare, noi di ChimeraRevo consigliamo l’acquisto presso il sito honorbuy.it: grazie al codice “CHIMERA”, infatti, potrete usufruire di uno sconto di 5€ a partire da 80€ di spesa! Inoltre, tale voucher può anche essere utilizzato in coppia con i loyalty points. Per quanto riguarda la garanzia, honorbuy.it ci fa sapere che, per avvicinarsi ancor di più agli utenti italiani, quest’ultima sarà estesa a 2 anni sui prodotti acquistati.
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- Pagamento: Il metodo di pagamento accettato è Paypal.
- Spedizione: La spedizione verrà effettuata entro 48 ore dalla ricezione del pagamento. La spedizione partirà da magazzini ITALIANI, quindi non c’è dogana da pagare.
- Garanzia: Ogni dispositivo è coperta da 2 anni di garanzia, che coprirà eventuali difetti e/o problemi non causati dall’utente.
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Conclusioni
Xiaomi si è fatta attendere, ma a quanto pare ne è valsa la pena. Questo Mi 5 è il risultato di una maturazione non indifferente dell’azienda che, nel corso di questi anni, ha potuto studiare a fondo il mercato e ponderare bene le scelte in fase di realizzazione. Personalmente credo che questo terminale può scontrarsi ad armi pari con top di gamma di case ben più blasonate, vincendo su alcuni aspetti e, ovviamente, perdendo su altri.