Xiaomi sta correndo. Eccome se sta correndo. Eventi di presentazione annunciano, a poca distanza l’uno dall’altro, smartphone sempre nuovi che, secondo il mio modesto parere, creano non poca confusione. Nonostante, infatti, la casa cinese sembra non sbagliare un colpo, un numero così elevato di device, con tutte le loro versioni e varianti, confonde il cliente e disperde l’utenza.
Il caso, ancora una volta, è quello del Mi 5 che ha da poco visto l’arrivo di 2 nuove versioni che portano con sé novità decisamente interessanti. Dei device presentati, quest’oggi analizzeremo lo Xiaomi Mi 5S, terminale in grado di offrire un’alternativa al modello standard oltre che, in alcuni aspetti, un potenziamento.
Confezione
La confezione di vendita dello Xiaomi Mi 5S presenta un look rinnovato, segno di un cambio di rotta dell’azienda verso un sistema di packaging migliorato. La zona frontale non ospita più la foto del prodotto ma vede il logo dell’azienda incavato sulla superficie. Sul retro, invece, troviamo come di consueto le specifiche del dispositivo.
Una volta aperta la confezione, anche il contenuto è organizzato in modo differente e, a mio parare, più pulito e meglio strutturato. La prima cosa che ci troveremo di fronte è, ovviamente, lo smartphone collocato nell’apposito alloggiamento. Subito al di sotto, abbiamo un libricino illustrativo in blocco unico e un cubetto dove, sul fianco, troviamo l’ormai tipica graffetta e all’interno sono stati collocati il caricabatterie da parete e il relativo cavo USB Type-C.
Design ed ergonomia
Il dispositivo che ci apprestiamo a recensire si presenta in modo elegante e compatto, con una cover posteriore in alluminio opaco e il pannello frontale in vetro dai bordi leggermente curvi e piacevoli al tatto. Proprio sulla facciata principale troviamo il display da 5.15 pollici nella zona centrale, i tasti soft-touch sulla parte bassa, con il tasto centrale non fisico e che nasconde il nuovo sensore biometrico a ultrasuoni. La parte alta, invece, vede la fotocamera interna da 4 MP, l’altoparlante per l’ascolto in chiamata, il sensore di prossimità/luminosità e il led di notifica RGB.
Il pannello posteriore ospita la fotocamera principale da 12 MP con doppio flash led bicromatico e il microfono per la soppressione del rumore nella parte superiore e il logo dell’azienda nella parte inferiore. Passando ai bordi, il lato basso vede l’altoparlante stereo e l’ingresso per il cavo USB Type-C, il lato alto l’ingresso per il jack audio da 3.5 mm, sul lato destro abbiamo il bilanciere del volume e il tasto per accensione/spegnimento e blocco schermo del device e il lato sinistro vede l’ingresso per 2 schede nano SIM.
- Dimensioni: 151 x 76 x 8.4 mm
- Peso: 175 g
In generale il device, viste le sue dimensioni, può essere afferrato saldamente e utilizzato con un sola mano senza troppi problemi. Il mio consiglio, però, è quello di fare comunque attenzione a non reggerlo in modo superficiale, visto come la scocca in alluminio sia estremamente scivolosa. Il posizionamento della componentistica lungo le linee del device, comunque, consente di raggiungere facilmente tutti i punti del device.
Hardware
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Sotto la scocca il nuovo gioiellino della casa cinese nasconde componenti nuove di zecca, a partire dal processore passando per il lettore d’impronte.
- CPU: Qualcomm MSM8996 Snapdragon 821 Quad-Core (2×2.15 GHz Kryo & 2×1.6 GHz Kryo);
- GPU: Adreno 530;
- RAM: 4 GB / 3 GB;
- Archiviazione: 128 GB / 64 GB;
- Display: IPS LCD 5.15 pollici / 1080 x 1920;
- Fotocamera: Principale da 16 MP f/2.0 / Interna da 4 MP f/2.0;
- Batteria: 3000 mAh;
- Slot: 2 Nano SIM;
- NFC: Si.
Dunque, abbiamo un processore con clock decisamente alto in grado di garantire un’ottima reattività all’intero sistema e, a giudicare dalla durata della batteria, sembra essere gestito in modo egregio e senza sprechi. L’apertura delle app avviene in modo decisamente rapido anche in situazione di stress intenso. Scegliendo un taglio di RAM maggiore poi, avrete la garanzia di un maggior numero di applicazioni aperte contemporaneamente e, di tutta risposta, tempi di risposta ancor più brevi e una durata della batteria sicuramente inferiore.
Il display da 5.15 pollici presenta una copertura in vetro arrotondata in prossimità dei bordi, dettaglio che lo rende davvero piacevole al tatto. Parlando invece del pannello, si tratta del solito IPS LCD usato sui device di fascia alta Xiaomi, con colori fedeli e ben bilanciati, neri abbastanza profondi e bianchi forse non molto brillanti. In ogni caso, anche in questo la MIUI ci viene incontro permettendoci di regolare contrasto e temperatura del colore.
Altro elemento di novità è il lettore d’impronte a ultrasuoni posto subito al di sotto del display tra i 2 tasti soft touch. Questo è collocato sotto il vetro e funge sia da tasto home non fisico che da sensore biometrico. Devo dire che, inizialmente, venendo da uno Xiaomi Mi 5, ho più volte provato a premere il tasto centrale, visto come la forma e il feeling al tatto possano trarre in inganno.
La nuova scelta adottata da Xiaomi in un primo momento non mi è sembrata particolarmente azzeccata, visto che non riuscivo a far riconoscere al lettore la mia impronta. Dopo aver eliminato le impronte registrate e dopo averle nuovamente salvate la situazione è drasticamente migliorata. Chiariamo, lo sblocco avviene in modo piuttosto veloce (quando funziona) e anche a schermo spento, ma l’ho trovato leggermente più lento rispetto a quello presente sul modello standard del Mi 5. Come spesso accade sui terminale dotati di MIUI, probabilmente i prossimi aggiornamenti contribuiranno a sistemare le cose.
Software
Neanche a dirlo, a bordo del nuovo arrivato della casa cinese troviamo l’interfaccia proprietaria MIUI 8 in versione stabile basata su Android 6.0 Marshmallow. Le applicazioni di sistema sono le solite ed estremamente utili in ogni situazione, tranne che per una. Nel caso in esame, infatti, l’applicazione Mi Remote risulta pressoché inutile vista l’assenza del sensore a infrarossi, scelta che non ho particolarmente apprezzato. Certo, è possibile controllare dispositivi collegati alla medesima rete WiFi, ma il procedimento risulta decisamente più macchinoso e meno immediato. Come già detto, poi, grazie alle specifiche tecniche che lo contraddistinguono, lo Xiaomi Mi 5S offre un’esperienza utente eccellente, con caricamenti e tempi di apertura delle app estremamente brevi.
Pollici in su per la sempre ottima capacità di personalizzazione, elemento che vi consentirà di rendere la vostra esperienza utente più particolare e adatta ai vostri gusti scegliendo tra temi completi, icone, font, animazioni di avvio, schermate di blocco, launcher, applicazioni predefinite e tanto altro ancora.
Multimedia
Altro comparto, altra novità. In questo caso, la fotocamera principale vede un netto cambiamento rispetto al modello standard, passando a un sensore da 16 MP con f/2.0, caratteristica che consente di catturare immagini più luminose e ottenere risultati migliori anche in situazioni non molto illuminate. Manca, ahimè, lo stabilizzatore ottico che tanto ho apprezzato nel device precedente, ma si riescono comunque a scattare foto di eccellente qualità. L’autofocus, poi, lavora in modo egregio sia per semplici scatti che in circostanze più movimentate.
Per quanto riguarda i video, potremo girare filmati in 4k a 30fps per lo più fluidi, anche se ho notato alcuni cali di frame dopo qualche minuto di registrazione. Mi duole constatare come non sia ancora possibile registrare filmati a 60fps su un terminale della casa cinese. In ogni caso, la qualità complessiva delle immagini risulta sicuramente buona e dettagliata.
Passando poi alla fotocamera interna, abbiamo un sensore da 4MP con f/2.0 che mi ha colpito in positivo, in quanto mi ha permesso di scattare selfie di buona qualità con un ottima distinzione tra soggetto inquadrato e lo sfondo, caratteristica che non sempre è garantita sulle fotocamere secondarie che, anzi, solitamente catturano immagini piuttosto piatte.
L’altoparlante mono posto sul lato basso del dispositivo è caratterizzato da un livello del volume piuttosto alto, tant’è che il valore minimo l’ho trovato più alto del solito.
Batteria
Sembrerebbe che Xiaomi abbia risolto i problemi di battery drain che affliggevano la MIUI 8, almeno sulla versione stabile. Se avete seguito il nostro test live della batteria, infatti, avrete potuto sicuramente notare come sia riuscito ad arrivare in tarda serata con un utilizzo medio.
In linea di massima, utilizzando il device nel quotidiano non si hanno praticamente problemi ad arrivare a sera, mentre sforzandolo al massimo dovrete necessariamente far affidamento su una powerbank sul tardo pomeriggio.
Rapporto qualità/prezzo
La categoria dove Xiaomi raramente vede punteggi bassi è proprio questa e, guarda un po’, lo conferma ancora una volta. Il prezzo al quale lo Xiaomi Mi 5S è disponibile all’acquisto oscilla tra i 375€ e i 420€ a seconda del taglio di memoria scelto.
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Certo, non siamo in presenza di prezzi bassissimi ma, vista l’esperienza offerta, rimane comunque un’offerta al di sotto della media rispetto ai diretti concorrenti. Scegliendo Honorbuy.it, poi, potrete usufruire di uno sconto di 5€ che sicuramente non dispiace. Per tutte le informazioni relative allo store in questione e alle relative offerte vi rimando all’apposito articolo esplicativo.
Conclusione
La soluzione offerta da Xiaomi per la fascia alta si pone come un’alternativa rispetto al modello standard del Mi 5, sia per specifiche che per estetica. C’è da dire che i miglioramenti non sono poi netti e, proprio per questo, la scelta del modello più recente rispetto all’altro è veicolata unicamente dal gusto personale.
Personalmente ho notato davvero poche differenze dal punto di vista prestazionale e, anzi, continuo ad apprezzare lo Xiaomi Mi 5 standard sia per il sensore a infrarossi che per la presenza dello stabilizzatore ottico e del retro in vetro, probabilmente migliore rispetto al ben più scivoloso alluminio.