Poco tempo fa abbiamo avuto modo di recensire lo Xiaomi Mi 5X, smartphone entry level dall’eccellente rapporto qualità prezzo e con a bordo la MIUI 9.
Quest’oggi parliamo, invece, del dispositivo frutto della collaborazione tra Xiaomi e Google. Lo Xiaomi Mi A1, infatti, è l’ultimo smartphone presentato da Xiaomi con a bordo Android One e pensato per il mercato internazionale.
Confezione
La confezione di vendita del nuovo prodotto dell’azienda cinese vede, in apparenza, un look diverso dal solito, con un’etichetta estesa su tutta la superficie della scatola che, oltre a mostrare l’immagine del prodotto sulla facciata principale, riporta le diciture Android One e Global Version su diversi lati e alcune specifiche dello smartphone sul retro.
Sfilata l’etichetta, il box vero e proprio vede il look pulito già visto con Xiaomi Mi 5X, con il logo dell’azienda in bella vista. Sollevato il coperchio ci troviamo di fronte al dispositivo protetto da una pellicola opaca sulla facciata principale. Subito al di sotto il resto della componentistica, con il libricino illustrativo in lingua inglese (finalmente) e un’ulteriore scatola che racchiude il caricabatterie da parete, il cavo USB Type-C e la graffetta per la rimozione del vano SIM.
Design ed ergonomia
Esteticamente lo Xiaomi Mi A1 appare perfettamente identico allo Xiaomi Mi 5X, sia nelle forme che negli elementi che popolano la scocca. Sulla zona frontale vediamo, infatti, il display da 5.5 pollici nella zona centrale e i 3 tasti soft-touch retroilluminati nella parte bassa. La parte alta, poi, vede i sensori di prossimità/luminosità, lo speaker per l’ascolto in chiamata e la fotocamera interna.
Passando al retro vediamo poi la doppia fotocamera sporgente con flash led dual tone nella zona superiore e il lettore d’impronte subito al di sotto. I bordi ospitano poi la solita componentistica, con l’immancabile sensore a infrarossi sul lato alto utile a controllare dispositivi compatibili a distanza.
- Dimensioni: 75.8 x 155.4 x 7.3 mm
- Peso: 168 g
Come abbiamo già avuto modo di constatare con il suo corrispettivo con a bordo la MIUI 9, anche lo Xiaomi Mi A1 è caratterizzato da un corpo interamente in alluminio opaco, molto scivoloso e che compromette non poco il grip. Il consiglio, anche in questo caso, è quello di utilizzare il dispositivo con una cover protettiva.
Hardware
Anche sotto il cofano lo smartphone di Xiaomi risulta uguale in tutto e per tutto al device sopracitato, con una scheda tecnica interessante.
- CPU: Qualcomm Snapdragon 625 MSM8953;
- GPU: Adreno 506;
- RAM: 4 GB;
- Archiviazione: 64 GB espandibili con Micro SD;
- Doppia fotocamera: 12 MP f/2.2 | 12 MP f/2.6 teleobiettivo;
- Batteria: 3080 mAh;
- Display: 5.5 pollici IPS LCD / 1080 x 1920;
- Slot: 2 nano SIM / 1 nano SIM 1 Micro SD.
La CPU prodotta da Qualcomm sembra comportarsi piuttosto bene anche sotto stress intenso, riuscendo a smaltire in tempi brevi carichi di lavoro piuttosto pesanti. Allo stesso modo ho trovato ottimo anche il multitasking, con una rapida riapertura delle applicazioni lasciate aperte in background e, di tutta risposta, anche lo split screen appare ugualmente godibile.
Test benchmark
La componente telefonica va alla grande, con ottima ricezione del segnale nelle zone da me solitamente frequentate, città o paese che sia. Essendo pensato per il mercato internazionale, poi, lo Xiaomi Mi A1 è dotato della banda 20 a 800 MHz, il che permette agli utenti Wind di agganciarsi alla rete 4G senza alcun tipo di problema.
Il lettore d’impronte posto sul retro poi, nonostante sia piuttosto piccolo, mi è parso estremamente preciso, riuscendo a sbloccare il dispositivo anche poggiando il dito a metà o comunque non perfettamente al centro del sensore.
Software e prestazioni
Utilizzare uno smartphone Xiaomi con a bordo una versione di Android pura inizialmente può sembrare una blasfemia, ma in realtà è tutt’altra storia. Personalmente avevo già avuto modo di installare custom ROM sui device prodotti dall’azienda cinese, riscontrando tutti i pro e i contro del caso. In particolare, lo Xiaomi Mi A1 è un dispositivo Android One e questo, per chi non lo sapesse, si traduce in aggiornamenti software tempestivi e garantiti da Google stessa. La versione del sistema operativo è la 7.1.2 Nougat, con Oreo in arrivo entro fine anno.
Nell’utilizzo complessivo del dispositivo non si incontra nessuna difficoltà di sorta, con caricamenti estremamente brevi, navigazione fluida e utilizzo impeccabile della suite Google installata a bordo. Nonostante sembrerebbe che di Xiaomi sia rimasta solo la scocca, utilizzando lo smartphone è facile notare come in realtà anche sul comparto software troviamo lo zampino di Xiaomi.
Servizi Xiaomi
Tra le app preinstallate, infatti, troviamo un’applicazione dedicata al controllo remoto dei dispositivi tramite infrarossi e una che consente di inviare feedback a Xiaomi.
Nelle impostazioni, poi, è presente la voce Mi Service che racchiude semplicemente dei flag da spuntare nel caso in cui volessimo inviare dati diagnostici in modo anonimo a Xiaomi. Ultima ma non per importanza, l’applicazione relativa alla fotocamera presenta il medesimo look presente sull’interfaccia MIUI.
Fotocamera
La formula con cui Xiaomi ha deciso di equipaggiare la doppia fotocamera su questo Mi A1 consiste in 2 sensori da 12 MP, di cui uno standard e l’altro realizzato per sfruttare lo Zoom ottico 2X. La qualità degli scatti appare ottima in ambienti ben illuminati e soddisfacente anche con poca luce, con colori ben equilibrati e una riduzione del rumore non troppo aggressiva.
Software fotocamera
Inizialmente non essendomi mai trovato a dover zoommare una foto, sopratutto considerando come con un sensore standard è meglio farlo in fase di visualizzazione, ho cercato di “forzare” il suo utilizzo, attuandolo anche nel caso di macro e scatti, di fatto, ravvicinati.
Appare chiaro, però, che la vera utilità di uno zoom senza apparente degrado dell’immagine si abbia proprio in caso di necessità. Dalle immagini che ho potuto catturare ho riscontrato come lo zoom a una prima occhiata presenti la medesima qualità dello scatto normale, ma con un successivo pinch-to-zoom in galleria sembra avere una risoluzione leggermente più bassa.
Pollici in su anche per la fotocamera interna che si comporta discretamente anche a calar del sole. Certo, la qualità non è delle migliori, ma il sensore da 5 MP riesce comunque a garantire scatti social.
Display
Lo Xiaomi Mi A1 monta un display da 5.5 pollici IPS LCD con risoluzione 1080 x 1920 di ottima fattura.
Le immagini vengono infatti visualizzate in modo chiaro, con colori e dettagli ben definiti. I bianchi mi son sembrati poi puliti, senza tendenze ad altri colori, mentre i neri risultano sufficientemente profondi.
Audio
La cassa mono posta sul lato basso riproduce brani e suoni di sistema in modo chiaro e pulito.
Inoltre, la posizione nella quale è collocata permette di poggiare il dispositivo su qualsiasi superficie senza che questa venga in alcun modo tappata.
Batteria
Sul fronte dell’autonomia, Xiaomi sembra non deludere mai.
Lo Xiaomi Mi A1, infatti, con un utilizzo medio mi ha portato tranquillamente al giorno successivo con quasi 6 ore di schermo acceso.
Xiaomi Mi A1 – Prezzo e conclusioni
Insomma, il dispositivo frutto della collaborazione tra Google e Xiaomi convince ed è senza subbio il best buy di questo fine 2017.
Considerando la piena compatibilità con i servizi Google, gli aggiornamenti tempestivi, le performance viste e la solita qualità dei prodotti Xiaomi, lo Xiaomi Mi A1 è un prodotto valido da non perdere nella fascia di prezzo nella quale si colloca, ovvero tra i 200-240€.
Dove acquistare lo Xiaomi Mi A1
Per acquistare dispositivi Xiaomi solitamente è preferibile affidarsi a store che lo importano direttamente in Italia. In particolare vi consigliamo Honorbuy.it che offre garanzia Italia e, grazie al codice sconto CHIMERA, risparmierete anche 5€ sull’acquisto.
Scegliendo altri store forse meno affidabili e meno rapidi nella consegna,è possibile acquistare il dispositivo anche a prezzi più bassi. Su Gearbest, ad esempio, è possibile acquistarlo a 200€ circa.
Pro | Contro |
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