Nubia è innegabilmente un marchio che ha avuto poco successo in Italia. I motivi sono vari: prodotti spesso poco interessanti, specifiche mediocri o comunque non da best buy, ma soprattutto un software davvero acerbo, esteticamente brutto e poco occidentale. Se con la serie RedMagic l’azienda sta riscuotendo riscontri più positivi grazie alle specifiche tecniche dei suoi prodotti, degne di qualunque altro smartphone da gaming, mi dispiace dire che comunque molte cose non sono cambiate. RedMagic 6R (dove la R sta per Racing) è un ottimo smartphone da gaming, ma anche uno smartphone davvero mediocre su quasi tutti gli altri fronti. Se voleste scoprire cosa c’è che non va in questo smartphone, continuate a leggere questa recensione.
Confezione
La confezione di RedMagic 6R si presenta davvero bene, e al suo interno, oltre allo smartphone, troviamo: una cover trasparente, lo strumento di rimozione SIM, manualistica varia, un adattatore da USB-C a mini jack da 3,5 mm (già da ciò capiamo che su questo smartphone il jack per le cuffie manca), un cavo di alimentazione e il caricabatterie da 30W. I cavi sono colorati di rosso, dettaglio molto apprezzato e che fa sì che anche lo stile degli accessori sia allineato a quello del telefono.
Design e costruzione
Rispetto a tutti gli altri smartphone da gaming, anche solo rimanendo in casa RedMagic, questo 6R ha generalmente un’estetica meno aggressiva e un look decisamente meno tamarro. Le dimensioni (185x96x62mm) e il peso (191 g) sono contenute, cosa che in un telefono da gaming non è scontata, e la costruzione è tutto sommato buona, con l’impiego di un bell’alluminio verniciato di nero per il frame laterale e di plastica per il pannello posteriore, arricchita da serigrafie varie, che sono quelle che effettivamente ci fanno capire la natura gaming di questo smartphone. A differenza dei suoi fratelli maggiori, 6R non presenta la retroilluminazione sul logo posteriore, e l’unico elemento hardware veramente distintivo e utile al gaming sono i due trigger touch laterali, di cui parleremo tra poco.
Display
Il display di RedMagic 6R è una buona unità AMOLED Full HD+ da 6,67 pollici a 144Hz con profondità a 10 bit e touch sampling a 360 Hz che ho apprezzato molto. I colori sono calibrabili dalle impostazioni, ma in generale abbiamo già una calibratura ottimale, con una copertura totale (100%) dello standard DCI-P3. La luminosità massima raggiunge i 770 nits, e infatti anche sotto al sole diretto non ho avuto grandi problemi di visualizzazione. Nota di merito va al sensore di luminosità per la regolazione automatica della stessa, che funziona davvero molto bene ed è super reattivo a qualunque cambio di luce.
Connettività
Partiamo dal presupposto che il SoC di questo smartphone è il Qualcomm Snapdragon 888, il top di gamma dell’anno che non dovrebbe temere nulla. Al suo interno è presente anche un ottimo modem cellulare, che però in questo smartphone è poveramente sfruttato, restituendo quindi una connettività limitata. Il massimo che sono riuscito a fare in termini di aggregazione è stato un poverissimo 2CA, quando con un modem del genere dovrebbe tranquillamente raggiungere 4CA senza problemi. Evidentemente il software non è ben ottimizzato, e quindi le configurazioni del modem per il nostro paese non gli consentono di esprimere tutto il suo potenziale su questo smartphone. C’è anche il supporto al 5G, ma purtroppo non avendo un piano cellulare che includa il nuovo standard di connettività non ho potuto testare questo lato. Anche dal punto di vista del Wi-Fi non ci siamo più di tanto: il supporto arriva fino al Wi-Fi 6E, ma nella pratica ho trovato il raggio di ricezione più ristretto rispetto al mio Xiaomi Mi 10T Pro, che in certe stanze della mia casa prende decisamente bene, mentre sul RedMagic sono stato spesso costretto ad attivare la rete cellulare. Presente il Bluetooth in versione 5.2, che funziona bene e per il quale non ho nulla da segnalare. Molto bene la presenza della porta USB-C in versione 3.0.
Prestazioni
Come già accennato, il SoC di RedMagic è lo Snapdragon 888, il top di gamma, coadiuvato da 8 o 12 GB di RAM in versione LPDDR5 e memorie ultraveloci UFS 3.1. Questo SoC non esita di fronte a nulla, restituendo sempre ottime prestazioni, specialmente durante il gaming. Ha un solo problema: scalda, tanto. Per certi versi ricorda il fallimentare Snapdragon 810, anche se non raggiunge i suoi livelli. Tutti gli smartphone con Snapdragon 888 soffrono di aumenti di temperatura, con conseguenti cali dell’autonomia e delle prestazioni. RedMagic 6R scalda e non poco quando messo sotto stress, a volte risultando anche poco piacevole da tenere in mano perché la parte che si scalda di più è il frame laterale. Non state a sentire chi vi dice il contrario perché probabilmente non lo ha mai provato veramente. Fortunatamente, però, viene in nostro aiuto il sistema di raffreddamento molto avanzato di questo smartphone, che nonostante raggiunga alte temperature non soffre assolutamente di thermal throttling. Anche a seguito di benchmark molto pesanti, le prestazioni dopo 20 minuti erano solo poco minori rispetto alla situazione iniziale. In tutto, quindi, l’esperienza di gaming è davvero piacevole, anche grazie ai trigger con touch sampling a 400 Hz, molto reattivi, e mappabili per ogni gioco. Il feedback della vibrazione purtroppo non è aptico, e di conseguenza non è neanche un granché, meglio di certi smartphone economici, ma che comunque raggiunge solo la sufficienza.
Per quanto riguarda la parte audio, troviamo un solo altoparlante, posizionato sul lato inferiore, quindi niente audio stereo. La pressione sonora non è molto elevata, specialmente a volume medio (molto spesso mi sono ritrovato a dover aumentare il volume al massimo per sentire qualcosa), e la stessa posizione dello speaker non è favorevole quando si mette lo smartphone in orizzontale per guardare video o giocare a qualche videogioco, e infatti troppo spesso mi sono ritrovato con il palmo della mano a coprire lo speaker stesso.
Software
Ecco il punto dolente di tutti gli smartphone RedMagic, il software. RedMagic OS 4.0 non è una buona interfaccia di Android. O meglio, lo sarebbe se fosse stabile. L’aspetto è molto vicino ad Android stock, con qualche personalizzazione, ma funziona tutto male. Anche le cose basilari, come la sveglia, a volte non funzionano. È assurdo che nel 2021, nonostante anni di critiche, Nubia non sia ancora riuscita a sviluppare un software decente per i propri smartphone, castrandoli in tutto e per tutto. Non mancano pessime traduzioni, cali di frame e lag vari (che non dovrebbero esistere visto il SoC molto potente). Peccato, perché le funzionalità all’interno della UI personalizzata dell’azienda non sono neanche male sulla carta, ma se neanche funzionano bene a questo punto è come non averle. L’unica componente software che funziona davvero senza problemi è la Gaming Zone, ossia quell’insieme di tweaks e funzionalità aggiuntive che migliorano l’esperienza gaming, dalla registrazione dello schermo, alla gestione delle prestazioni di CPU o GPU. Per il resto, ritengo che RedMagic OS non sia adatto a un utilizzo giornaliero, pertanto non ho problemi a bocciarla completamente.
Fotocamera
Da uno smartphone da gaming non mi aspettavo nulla dal comparto fotografico. Infatti, non sono rimasto né sorpreso né deluso quando ho analizzato gli scatti fatti da questo 6R. Parliamo di un sensore principale da 64 Megapixel, accostato da un sensore ultragrandangolare da 8 Megapixel, e altri due inutili sensori, Macro e di profondità, rispettivamente da 5 e 2 Megapixel.
Gli scatti non sono malvagi, ma sono poco dettagliati, con colori che molto spesso vengono eccessivamente esasperati dall’intelligenza artificiale, che consiglio di tenere disattivata. Di notte la situazione ovviamente peggiora di molto, e la modalità notte viene in nostro aiuto, rendendo gli scatti per lo meno visibili, ma comunque poco degni di nota. Il software della fotocamera, come tutta la RedMagic UI, ha evidenti problemi, bug, pessime traduzioni, ma la cosa più fastidiosa è che per scattare una foto con il sensore ultragrandangolare l’unico modo è accedere alla modalità Pro e selezionare tale sensore, a differenza di tutti gli altri smartphone dove la modalità Ultra Wide è accessibile direttamente dalla sezione dello zoom, così come dovrebbe essere.
Insomma, non ci troviamo di certo di fronte ad un cameraphone, e allo stesso prezzo di questo 6R trovate sicuramente tanti altri prodotti che fanno un lavoro decisamente migliore.
Autonomia
Non ci troviamo di fronte neanche ad un battery phone, partiamo subito con questo presupposto. La batteria è da 4200 mAh, non esagerata rispetto agli standard di questi tempi, e che è l’elemento che ha permesso sicuramente a Nubia di rendere questo smartphone così leggero e compatto. In quasi tutti i casi, arriverete comunque a sera senza grosse difficoltà, ma ovviamente non pretendete di arrivare a un giorno e mezzo o addirittura due di utilizzo, perché lui non sarà mai in grado di garantirveli. Grazie al supporto alla ricarica a 30W, il telefono si ricarica del tutto in circa un’ora, risultato ottimale per un prodotto che sicuramente non cerca di innovare sotto questo punto di vista, ma che comunque resta al passo con i tempi.
Prezzo e conclusioni
È possibile acquistare RedMagic 6R dal sito ufficiale a partire da 499€ per la versione con 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna. Non mi sento di consigliare questo smartphone, se non ai gamers, visto che le funzioni basiche non sono per niente stabili, mentre durante una sessione di gaming diventa tutto improvvisamente ben funzionante, solido e senza compromessi. Se però non aveste bisogno di quei comodi trigger laterali, che sono il vero e l’unico elemento distintivo del telefono, vi suggerisco di puntare ad altri smartphone, che nonostante abbiano un look più sobrio, sono comunque adatti al gaming, ma soprattutto fanno anche tutto il resto, fidatevi.
ACQUISTA SUL SITO UFFICIALE | RedMagic 6R