Negli ultimi sei mesi circa ho avuto modo di testare a fondo GTR 3 Pro, il nuovo smartwatch di punta di casa Amazfit. Essendo stata la mia una prova a lungo termine, mi piacerebbe proporre qualcosa di leggermente diverso rispetto alla classica recensione, visto che ne sono già uscite tante simili. Quello che farò, quindi, sarà raccontare a chi legge cosa è successo durante questo periodo di prova, cosa è cambiato, cosa mi è piaciuto e cosa no.
Esperienza d’uso a lungo termine
Una cosa che non mi ha sicuramente dato problemi in questi sei mesi di utilizzo è il bellissimo display, grande e luminoso. Il touch screen non è sicuramente alla pari con quello di smartwatch di punta come Galaxy Watch 4 o Apple Watch, ma è comunque abbastanza reattivo per soddisfare le esigenze del 95% della popolazione. Una funzione che non ho utilizzato moltissimo è quella per le chiamate direttamente dall’orologio, ma quelle poche volte in cui l’ho usata, mi è effettivamente stata utile e non mi ha dato problemi di sorta: l’interlocutore mi sentiva senza problemi, e viceversa. Il conteggio dei passi è generalmente abbastanza preciso, meno il rilevamento del sonno, che azzecca sempre l’orario di addormentamento e di risveglio, ma con le varie fasi del sonno mi dà un po’ l’impressione di andare quasi a casaccio, specialmente confrontato con altri smartwatch.
Resistenza e usura nel tempo
Metteteci una pietra sopra: GTR 3 Pro si graffia. Il vetro, ma soprattutto l’alluminio della cassa, sono abbastanza delicati, quindi qualche urto di troppo e sicuramente non ne uscirà illeso. Lo so bene perché sul mio primo esemplare (me ne sono dovuto far mandare un altro per un problema che vi spiegherò più avanti) dopo pochi giorni di utilizzo ho trovato graffi sia sulla parte superiore del vetro (quella curva, quindi anche la più esposta), sia sulla cassa, senza aver fatto chissà cosa. Il secondo esemplare che attualmente possiedo è fortunatamente ancora intonso, ma perché ho avuto cura maniacale nel tenerlo così. In ogni caso, non preoccupatevi: non sarà di certo qualche graffio a compromettere l’ottimo funzionamento di questo smartwatch. Se proprio foste maniaci come me e aveste la fobia anche solo dei graffi, comprate una pellicola per lo schermo a pochi centesimi da AliExpress e risolverete. Nota a margine: la rotellina per scorrere nell’interfaccia funziona ancora alla perfezione.
Prestazioni della batteria
Dopo qualche ciclo di carica, la batteria si è assestata, e dopo varie prove, cambiando l’intervallo di rilevamento del battito del cuore, attivando e disattivando le notifiche e altro, posso garantirvi che meno di 10 giorni con GTR 3 Pro non li farete, a meno di non fare cose strane. Mi spiego meglio: qualche tempo fa l’ho prestato ad un mio amico, la batteria era al 90%. Il mio amico ha fatto partire MANUALMENTE, penso ogni due minuti, la “rilevazione con un tocco“, funzione esclusiva degli smartwatch Amazfit che misura in un colpo battito cardiaco, ossigenazione del sangue, stress e frequenza respiratoria. Il giorno dopo era quasi al 30%.
Attualmente ho impostato la rilevazione del battito ogni minuto, monitoraggio del sonno completo di misurazione dell’ossigenazione del sangue, monitoraggio automatico dello stress, notifiche da Whatsapp e Telegram (che presto disattiverò) e ho tenuto spenta la rilevazione del gesto del polso per l’attivazione automatica dello schermo. Con questa configurazione, e facendo minimo 3 allenamenti a settimana utilizzando il GPS, supero abbondantemente le due settimane. Ognuno è libero di pensare quello che vuole, ma a mio avviso questa è un’autonomia dannatamente buona per uno smartwatch del genere, così completo e con uno schermo così bello, grande e luminoso.
Il software è migliorato?
Senza troppi giri di parole: sì. Non che prima ci fossero grossi problemi, ma col tempo Amazfit ha risolto tutti quei problemini, maggiormente grafici, che affliggevano lo smartwatch, rendendo l’esperienza di utilizzo più piacevole. Con la nuova generazione di smartwatch, poi, Amazfit ha fatto un notevole passo avanti grazie al neonato Zepp OS e ha introdotto un vero e proprio “App store” all’interno della companion app Zepp (anche lei migliorata tantissimo, ma già da prima che uscisse lo smartwatch), che per ora include solo poche app, sviluppate direttamente da Amazfit, ma chissà che in un secondo momento l’azienda non decida di aprirsi anche a sviluppatori terzi. Dopotutto, da qualche settimana è stata resa disponibile un’app per controllare da remoto le action camera GoPro, e questo non può che essere un buon segnale.
Ho usato molto spesso GTR 3 Pro per tracciare sia i miei allenamenti che le lunghe camminate, e non ha mai perso un colpo: la lettura del battito cardiaco mi è sempre sembrata leggermente sovrastimata, ma per il resto a fine allenamento ho sempre trovato dei dettagliatissimi resoconti che, come hanno fatto felice me, farebbero felice qualunque feticista dei dati. Anche la traccia GPS è accurata, a differenza delle precedenti generazioni, che andavano piuttosto male.
Le notifiche continuano a funzionare bene, arrivano in ordine e adesso sono addirittura supportate le emoji (finalmente!). Resta il fatto che non si può rispondere in alcun modo, neanche tramite risposte preimpostate, ma dopotutto non si può avere tutto dalla vita. Se rispondere alle notifiche dall’orologio per voi fosse una funzione fondamentale allora guardate altro, altrimenti si vive bene anche senza.
Un problema grave, purtroppo ancora non risolto, riguarda la disponibilità di Alexa sull’orologio: con l’account che ho io, non si sa perché, non mi viene reso disponibile l’assistente vocale di Amazon sull’orologio. Dopo aver fatto varie prove, aver contattato Amazfit ed essermi addirittura fatto mandare un’unità sostitutiva, non c’è stato comunque niente da fare. Abbinando l’orologio ad un altro account, Alexa è comparsa subito, con il mio account non c’è stato verso. Peccato.
Conclusioni
Insomma, se in questo resoconto avete letto poche critiche è perché c’è effettivamente poco da dire a un prodotto del genere, che nel tempo è diventato sempre più completo, nato da un’azienda che ormai ha collezionato molta esperienza e si è dimostrata attenta al feedback degli utenti. Anche il prezzo è a fuoco, specialmente ora che negli store online si è arrivati a toccare prezzi di 50€ in meno rispetto al listino di 199€. Non posso che fare i miei complimenti ad Amazfit.