Tra i tanti sample che capitano in redazione, questa volta è toccato ad un dispositivo che trattiamo per la prima volta in termini di recensione: si tratta di un NAS (vi abbiamo parlato di questi pratici apparati di rete nella nostra serie di articoli) di uno dei più rinomati brand del settore, Synology, nella fattispecie del modello DS415+.
Abbiamo analizzato a fondo tutti gli aspetti di questo dispositivo, dall’hardware al software passando per l’installazione e la configurazione, e nelle righe di seguito cerchiamo di rendere al meglio l’idea del prodotto evidenziandone pregi, difetti e potenzialità.
Confezione
Già la confezione di questo dispositivo lascia ben presagire: una scatola di cartone plastificato rigido molto piacevole al tatto, sulla quale è raffigurato il dispositivo e sono rappresentate in sintesi le sue varie funzionalità.
All’interno della scatola, oltre al dispositivo protetto da una busta da imballaggio (e dalla classica plastica sulla parte anteriore), troviamo nella scatola degli accessori il classico trasformatore/alimentatore da 100W, l’apposita spina, due cavi Ethernet ed un manuale di prima installazione che illustra come inserire i dischi negli appositi alloggiamenti e come impostare il primo avvio del sistema.
Design
Il NAS (233 x 203 x 165 mm per un peso di 2.05 KG) si presenta con un design particolarmente elegante e curato che non lo fa sfigurare neanche nei posti più attenti all’estetica. Sulla parte anteriore troviamo uno sportellino sganciabile protetto da una pellicola trasparente che nasconde i 4 bay per i dischi, oltre che i cinque led funzione (il primo di stato, poi uno per ogni disco), la porta USB 2.0 ed il tasto di accensione.
Sulle parti destra e sinistra del NAS, intagliata nella plastica, la scritta “Synology”; parti superiore e infoeriore del parallelepipedo libere, mentre sulla parte posteriore sono presenti i due ingressi ethernet, il tasto reset, lo slot Kensington per la cifratura hardware aggiuntiva, l’ingresso per l’alimentazione, le due porte USB 3.0 e l’ingresso eSata.
A completare il tutto due ventole che definire silenziose è riduttivo, ma ne parleremo in seguito.
Hardware
CPU & RAM
Per questo NAS focalizzato in particolare sulla sicurezza e sulla cifratura usare un chipset Intel con integrata la cifratura hardware AES-NI era d’obbligo: parliamo di un Intel Atom C2538 quad-core dal clock di 2.4 GHz, coadiuvato da 2 GB di memoria RAM.
Storaging
Trattandosi di un NAS 4-bay sono presenti quattro diversi slot dedicati a HDD SATA da 3.5 o 2.5 pollici, con capacità hot-swap (ovvero di installare e disinstallare dischi a NAS acceso) grazie alla tecnologia SHR, configurabili via software in RAID 0, RAID 1, RAID 5, RAID 6, RAID 10 o JBOD.
Il massimo volume di archiviazione supportato è pari a 24 TB.
Installazione dischi
Uno degli aspetti che mi ha letteralmente incantata di questo NAS è la semplicità di installazione dei dischi al suo interno: per procedere basta infatti sganciare lo sportellino, togliere il bay dal suo alloggiamento spostando leggermente il gancio di sostegno, estrarre le staffe laterali, inserire il disco correttamente orientato e riagganciare le staffe ad incastro (ci si può rendere conto del corretto orientamento poiché, in caso di inserimento errato, le staffe laterali non si riagganceranno).
Fatto ciò non resta che riporre il bay nel suo alloggiamento senza forzatura alcuna (nel caso faccia resistenza dovrete semplicemente capovolgerlo) e spingere fino in fondo aspettando il “clack” che denota il collegamento del disco all’entrata SATA.
Connettività
A bordo di questo gioiellino troviamo una scheda di rete Ethernet dual Gigabit IEEE 802.3ad con doppia entrata ethernet, che permette quindi l’utilizzo del cosiddetto “Link Aggregation” – usare entrambe le entrate in parallelo per migliorare le prestazioni e, soprattutto, aumentare la ridondanza (aspetto particolarmente importante in casi di streaming).
Nessun altro dispositivo di rete disponibile su questo NAS, tuttavia va comunque detto che grazie alle porte USB ed al sistema operativo integrato è possibile, una volta eseguita la prima configurazione, collegare al NAS un dongle USB bluetooth o un dongle USB WiFi compatibile (qui la lista) per usufruire di connettività wireless.
Porte e componenti aggiuntive
Come detto in precedenza, vanno a completare la dotazione hardware del dispositivo:
- 1 porta USB 2.0 (anteriore);
- 2 porte USB 3.0 (posteriori);
- un alloggiamento eSata (posteriore);
- il tasto fisico reset;
- un entrata DC-in da 12V per l’alimentatore (posteriore);
- uno slot Kensington per cifratura (posteriore);
- due ventole dal diametro di 92 mm (posteriori).
Particolare attenzione va posta alle ventole, estremamente silenziose: in condizioni normali è una sola ventola a funzionare, mentre l’altra è disponibile in caso di fallimento hardware.
Software
Interfaccia sistema operativo
Il sistema operativo è proprietario (DSM) ma si presenta ben curato graficamente; tale soluzione è l’ideale per gli utenti più esigenti che desiderano il massimo dal dispositivo senza perder tempo a configurare la parte software.
Abbiamo alcune icone predefinite sul desktop, un pannello superiore con il menu dei programmi e una systray con i principali strumenti di controllo. La quantità di memoria offerta dal NAS e l’ottimizzazione di ogni app rendono questo sistema veloce ed immediato anche quando controllato in remoto via LAN o via Internet.
Per controllare l’aspetto amministrativo del dispositivo possiamo usare il comodo Panello di controllo, dove trovano posto tutte le funzionalità destinate all’amministrazione e al controllo del NAS.
Il sistema operativo si dimostra estremamente intuitivo e difficilmente rimarremo delusi: anche se non offre le stesse applicazioni che possiamo trovare installando Windows o una distribuzione GNU/Linux, quelle presenti di default e quelle scaricabili direttamente dallo store integrato si integreranno perfettamente con le più esclusive esigenze degli utenti.
Software preinstallato
Il NAS si presenta con un ottimo parco software preinstallato, utile a coprire l’ampio ventaglio di possibilità in cui possiamo usare il dispositivo di rete: dal semplice server casalingo per file multimediali alla postazione cloud di un ufficio di media grandezza.
Analizziamo alcune delle app preinstallate, che coprono ognuna una funzionalità specifica con cui sfruttare il NAS.
File Station
Un semplice gestore dei file presenti sul NAS da dove poter copiare ed incollare i file, caricare cartelle dal PC (e viceversa) e catalogare gli stessi file in base al tipo (audio, video, foto).
Backup e Replica
L’app per controllare a 360 gradi ogni backup dei sistemi e dei file presenti nella LAN. Consente i backup delle cartelle condivise e permette di replicare i file di backup per una maggiore sicurezza in maniera totalmente automatica.
Audio Station
Un completo player per i file musicali salvati sul NAS; offre ovviamente funzionalità UPnP per poter ascoltare i propri file ovunque sulla rete LAN o via Internet in streaming. Supporto per le radio trasmesse via Internet e per i client DLNA.
Cloud Station
Invece di affidarci a servizi di cloud esterni, dove non sappiamo mai dove sono salvati i nostri file, possiamo salvare tutto sulla nostra rete trasformando il nostro NAS in un server cloud di alta qualità utilizzando l’app Cloud Station. Compatibilità con i principali sistemi operativi per PC e per smartphone, un unico centro di raccolta per tutte le foto scattate da smartphone o per i nostri documenti Office!
Download Station
Non vogliamo lasciare il PC acceso a scaricare i file torrent? Meglio lasciar fare tutto al NAS! Con l’app Download Station avremo un client BitTorrent veloce e completo per gestire al meglio i nostri download P2P.
La funzionalità di ricerca è integrata nel client: potremo cercare su alcuni dei più famosi siti di torrent direttamente nell’interfaccia, aggiungere nuovi motori di ricerca o abbonarsi ad un feed RSS per ricevere subito ogni nuovo rilascio di una serie.
Server Media
Poteva mancare su un NAS la funzionalità DLNA? Certo che no! Con Server Media potremo gestire il NAS come un server multimediale da cui inviare in streaming i contenuti presenti al suo interno verso dispositivi compatibili con UPnP/DLNA quali: TV, impianti stereo, PC, smartphone e console.
Photo Station
In realtà non è un’app, ma un servizio online dedicato alla catalogazione e al backup delle foto custodite sul NAS. Potremo aggiungere foto e album, creare copie di backup e condividere sui social o via email.
Video Station
Un centro di raccolta per tutti i video custoditi sul NAS: con Video Station potremo riprodurre ogni video salvato oppure inviarlo in streaming in rete tramite UPnP verso un client compatibile.
Eccezionali le funzionalità di registrazione TV: collegando uno dei dongle DTV USB compatibili (alcuni disponibili presso il sito Synology) potremo registrare in automatico le nostre puntate preferite trasmesse sul digitale terrestre, senza lasciare accesa la TV di casa: a tutto penserà il NAS.
Segnalatore sicurezza
Un utile tool di sicurezza per controllare la presenza di malware tra i file e i backup del NAS, per segnalare problemi di rete e per aggiornare i pacchetti obsoleti del sistema.
Funzionalità aggiuntive
Abbiamo analizzato i programmi già presenti nel dispositivo ma se volessimo espandere gli utilizzi del NAS, come aggiungere nuovo software? Basta fare un giro nel Centro Pacchetti per accedere a tante comode app gratis da installare sul NAS.
Analizziamo alcune di esse scegliendo tra quelle che noi di Chimera Revo reputiamo molto interessanti.
Surveillance Station
Se abbiamo un impianto di telecamere a circuito chiuso collegate via IP, usare il NAS come storage delle registrazioni e gestore delle telecamere è una scelta saggia. Con l’app Surveillance Station protremo gestire in tempo reale tutte le telecamere e non perdere nemmeno un minuto del punto o dei punti sorvegliati.
iTunes Server
Se abbiamo dei PC o dei Mac con iTunes ed altri prodotti Apple connessi in rete (iPad, iPhone etc.) con quest’app potremo inviare in streaming i nostri contenuti multimediali dal NAS ai prodotti targati Apple.
VPN Server
Con quest’app potremo trasformare il NAS in un server VPN, offrendo connessioni sicure per collegare qualsiasi nodo della rete LAN ad una postazione remota. Supportati i servizi PPTP, OpenVPN e L2TP/IPSec.
DS app mobile
Non sono app da installare sul NAS, ma da installare sul un dispositivo mobile (Android, iOS o Windows Phone) per controllare lo streaming dei video, della musica e delle foto presenti sul NAS verso dispositivi compatibili UPnP/DLNA senza accedere all’interfaccia del NAS. Tra i dispositivi compatibili troviamo Chromecast, TV DLNA, Apple TV, Roku e AirPlay.
LINK | App per mobile
DOWNLOAD | Synology Android
DOWNLOAD | Synology iOS
DOWNLOAD | Synology Windows Phone
Prestazioni
Prestazioni software
Il pannello gestionale e le app preinstallate non hanno presentato lag alcuno durante i nostri test, complici soprattutto la CPU e la RAM – una dotazione assolutamente notevole per un NAS mid-range. Ineccepibile la reattività anche in caso di operazioni parallele e di accessi da più postazioni contemporaneamente. L’uptime di 10 giorni a cui è stato sottoposto non ha mandato affatto il sistema sotto stress, cosa da mettere sicuramente in evidenza per un dispositivo del genere.
Prestazioni dischi
I test sui dischi installati (prima disco singolo, poi due dischi collegati in RAID 0) ci hanno lasciato decisamente soddisfatti: nessun notevole crollo prestazionale su blocchi di grosse dimensioni. All’interno del NAS sono installati due drive HDD con velocità variabile tra i 5400 ed i 7200 rpm, formattati automaticamente dal NAS con filesystem ext4, collegati alla rete in single link. Il collegamento alla macchina di test è avvenuto tramite CIFS (mappatura diretta unità di rete via server samba).
Potrete vedere i risultati dai due grafici seguenti:
Rapporto qualità/prezzo
Prezzo variabile tra i 380 ed i 550 euro per questo NAS, che sicuramente merita un occhio di riguardo viste le particolari caratteristiche di cui è dotato. Il maggior “detrattore” tuttavia è il suo predecessore, il Synology DS414, che con un hardware leggermente più limitato permette di fare le stesse cose risparmiando circa 100€.
Da dire però che il chipset del DS414 (Marvell Armada XP) non può essere paragonato al neo-adottato Intel in termini di sicurezza per cui, se avete bisogno di dormire sonni tranquilli, vale la pena spendere 100€ in più e portarsi a casa un NAS 4-bay che, sebbene appartenente alla fascia media del mercato, è in grado di fare praticamente qualsiasi cosa.
LINK ACQUISTO | Synology DS415+
Conclusioni
Nonostante appartenga come già detto alla fascia media del mercato, questo NAS può essere adatto anche a soluzioni di backup e condivisione un attimino più complesse, quali quelle che potrebbero riguardare una serie di piccoli uffici che richiedono, oltre all’accesso alle risorse condivise, anche ad un livello di sicurezza in più.
Nulla da eccepire su prestazioni, semplicità d’uso e dotazione software: una soluzione di archiviazione completa che non smentisce la qualità dei prodotti Synology. A completare il quadro anche l’estrema silenziosità di questo prodotto anche in situazioni di carico notevole, che possono renderlo tranquillamente un compagno di scrivania qualora la situazione lo richieda.
Giudizio complessivo: 8 e ½
A cura di Giuseppe F. Testa e Jessica Lambiase