TaoTronics è un marchio cinese molto apprezzato per i suoi prodotti nel mondo dell’audio, tutti di ottima fattura e dall’elevato rapporto qualità prezzo. Qualche mese fa, lodammo l’azienda per la bontà delle loro prime cuffie True Wireless, le Soundliberty 53. Le opinioni positive che arrivavano da ogni dove contribuirono alla vendita di quelle cuffie, che in poco tempo sono diventate un vero bestseller Amazon. Dopo il successo del primo modello, quindi, TaoTronics ha portato sul mercato un nuovo paio di auricolari, le Soundliberty 77. L’obiettivo di presentare la generazione successiva di un prodotto è solitamente quello di migliorare il predecessore il più possibile, o cercando per lo meno di non scendere di livello in qualche punto. Sarà riuscita TaoTronics a migliorare sotto tutti i punti di vista le gloriose Soundliberty 53?
Confezione
La confezione di vendita non è elegante come quella di certi prodotti più blasonati, ma neanche tanto spartana. All’interno troviamo:
- Le cuffie;
- Un cavo micro USB corto e piatto per la ricarica;
- Due paia di gommini di ricambio aggiuntivi;
- Un manuale di istruzioni.
Design, costruzione ed ergonomia
Il primo punto in cui troviamo un miglioramento è la qualità costruttiva generale, di livello più alto rispetto al modello precedente. Le plastiche usate sono opache e la solidità percepita – sia del case che delle cuffie – è maggiore. Molto stilosa la parte superiore del case zigrinata con la scritta TaoTronics centrata. Utilissimi anche i quattro LED presenti per indicare lo stato di ricarica della custodia, ricarica che avviene tramite porta micro USB, ma su questa fascia di prezzo non ci aspettavamo una Type-C.
Rispetto al modello precedente, adesso gli auricolari sacrificano lo stelo per diventare più corte e tozze, ma con curve molto pronunciate e armoniose. Carino il dettaglio del pannello touch delle cuffie che riprende la trama della parte superiore della custodia, mentre i LED di ogni cuffia sono molto ben integrati. Cambia anche il tipo di gommino utilizzato per gli auricolari che sono, appunto, di tipo in-ear: questo tipo di gommini sono più corti e fini, una gioia per chi odia o trova scomodi gli spessi gommini delle altre cuffie, che restituiscono quel fastidioso effetto ventosa nelle orecchie. Personalmente, non mi è assolutamente dispiaciuto questo tipo di indossabilità: una volta trovata la misura adatta a me, le cuffie risultavano davvero comode – anche grazie alla loro forma molto ergonomica – e la leggerezza è un particolare da non sottovalutare di sicuro.
Connettività
Le Soundliberty 77 sono dotate, come quasi tutte le cuffie di questo genere, di Bluetooth 5.0. La cosa più utile, però, è che non c’è un auricolare master, quindi le cuffie possono essere utilizzate indipendentemente: o solo la destra, o solo la sinistra, od ovviamente entrambe contemporaneamente. Altra chicca è che le cuffie si accendono automaticamente non quando vengono estratte dal case, bensì quando il coperchio del case viene sollevato. Questo dettaglio rende più semplice il primo accoppiamento con lo smartphone e più veloci tutte le connessioni seguenti. Anche sotto questo punto di vista, quindi, solo miglioramenti rispetto alle care vecchie Soundliberty 53.
Qualità audio e prestazioni
E come si suol dire dalle mie parti: “Qui casca l’asino“. Ebbene sì, se c’è qualcosa che proprio non mi ha soddisfatto di queste cuffie è la qualità audio. Solitamente, gli auricolari in-ear non hanno problemi almeno sotto il punto di vista dei bassi, sempre presenti e spesso anche fin troppo accentuati a causa dell’isolamento acustico provocato dai gommini. Qui quasi non esistono.
Ecco, le mie ottime aspettative riguardo la qualità audio sono state purtroppo deluse, ed essendo particolarmente abituato ad utilizzare cuffie con una discreta qualità audio, quando i modelli che provo non suonano bene tendo ad utilizzarli il minimo indispensabile. I bassi, come accennato prima, sono pochissimi, se non assenti, fatto che rende particolarmente pronunciate le frequenze medio-alte, che a volume massimo risultano in un vero e proprio sgradevole strillo. Un vero peccato, perché in tutti gli altri campi queste Soundliberty 77 eccellono davvero: comandi touch completi e responsivi, con addirittura controllo del volume, connettività efficiente, impermeabilità (sono certificate IPX7) e qualità in chiamata dopotutto discreta, ma non in ambienti troppo rumorosi.
Il compromesso che si può trovare per avere una qualità audio sufficiente è quello di utilizzare le cuffie a volume medio ed evitare come la peste il livello massimo: in quel caso i medi e gli alti saranno allo stesso livello dei bassi, bilanciandosi e restituendo una sensazione dopotutto non troppo sgradevole.
Autonomia
A causa della forma più compatta, sia del case che delle cuffie, l’autonomia di queste Soundliberty 77 dimezza rispetto al precedente modello. Un vero peccato, anche se in realtà la durata complessiva non è assolutamente insufficiente, anzi: si arriva a 20 ore di riproduzione totale e circa 5 ore con una singola carica. Certo, le 40 ore del vecchio modello aiutavano a tenere lontano il caricatore per un bel po’, ma anche così questi auricolari non vi lasceranno di certo a piedi.
Prezzo e conclusioni
Le Soundliberty 77 sono un netto miglioramento rispetto alle Soundliberty 53, tranne che nella qualità audio e nell’autonomia, entrambi parametri che considero fondamentali nella scelta di un paio di cuffie. In conclusione, quindi, non sono le cuffie che comprerei, bensì sacrificherei quei miglioramenti avuti nella costruzione e la connettività per riavere la qualità audio e l’autonomia del vecchio modello, che costa anche meno. Sicuramente non le aggiungerò alla nostra guida all’acquisto alle migliori cuffie true wireless, ma ovviamente questa è una personalissima opinione. Nulla vi vieta di provarle, anche perché potreste trovare in queste cuffie true wireless il modello adatto a voi (alla faccia mia).
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