UMIDIGI lancia un device con il chiaro intento di sbaragliare il mercato degli smartphone sotto la soglia dei 100€. Compito in ogni caso arduo dato che non si può prescindere dall’offrire un’esperienza utente seppur essenziale ma quantomeno discreta ed è qui che l’UMIDIGI A1 Pro sembra soffrire l’economia hardware e software del prodotto.
Confezione
Il packaging ed il suo contenuto sono soddisfacenti:
- UMIDIGI A1 Pro
- alimentatore 5V/2A nero ed un cavo robusto USB/USB-C di colore rosso acceso
- cover trasparente in silicone
- graffetta estrazione carrellino SIM
- documentazione
Design
Siamo rimasti colpiti dall’aspetto dello smartphone: ben assemblato, compatto ed elegante. Il corpo è curvo 4D con angoli smussati mentre il frontale ha un rapporto schermo-corpo dell’85% a favore del display. La cornice della scocca è in alluminio e cede il passo ad una backcover in plastica specchiata che restituisce un bel riflesso di luce. Particolare anche la colorazione in nero che tende alla luce ad un blu molto scuro, peccato per un trattamento oleofobico decisamente non riuscito che danneggia l’immagine del device trattenendo unto e ditate a iosa. La doppia fotocamera col sensore d’impronte sono posti in fila verticale sul posteriore, curiosa la scelta di posizionare il carrellino (alternativo per Dual SIM o SIM/micro SD) sul lato superiore del telefono; in basso invece speaker, porta USB type-C e jack 3.5 per cuffie.
Il rapporto 18:9 dello schermo ridimensiona la grandezza totale favorendone presa e manegevolezza, il peso non è così lieve considerate le dimensioni (183 g) ma degni di nota sono i materiali e la qualità costruttiva che fanno apparire l’UMIDIGI A1 Pro come un prodotto cheap.
Hardware
Il comparto hardware è sicuramente di basso profilo ma interessante per la categoria:
- CPU Mediatek MT6739 4x Cortex-A53 fino a 1,5 GHz
- Processore grafico IMG 8XE 1PPC a 570 MHz
- RAM 3 GB
- Memoria interna 16 GB
- Fotocamera principale/secondaria posteriori 16+5 MP
- Fotocamera anteriore 5 MP
La ricezione delle antenne è soddisfacente così come la linea del modulo Wi-Fi e la stabilità del Bluetooth 4.0. Molto preciso anche il lettore d’impronte (rapporto 8 su 10). Lascia molto a desiderare sul comparto audio: lo speaker ha un volume distorto e troppo basso, il quale rende ardua una qualsiasi conversazione in vivavoce, mentre il microfono e la capsula auricolare sono discreti. Presenti LTE fino a 150 mps, Radio FM e GPS + GLONASS che ha un segnale leggermente debole.
Fotocamera
I due sensori posteriori 13 + 5 MP con apertura ƒ/2.0 riescono ad offrire tutto sommato scatti buoni per la categoria di prezzo ma è fondamentale avere una buona luce, dato che al buio soffre enormemente l’assenza.
Come detto in buone condizioni le foto sono accettabili: mancherà un pizzico di nitidezza, non avremo una fedele rappresentazione del colore, ci saranno dettagli sbiaditi ma considerando il prezzo sono mancanze del tutto legittime. Avvilente invece è l’esposizione: molto spesso le alte luci bruciano l’immagine ed un cielo terso potrebbe essere riprodotto come un velo bianco, insomma, ci vuole attenzione nello scatto.
Di notte si evidenziano i lati peggiori ed è giusto aspettarselo, le foto hanno molto rumore ma tutto sommato ci aspettavamo di peggio. L’effetto bokeh proposto è da considerarsi inesistente dato che lo scontornamento del soggetto in primo piano dallo sfondo avviene in maniera completamente casuale. La camera anteriore da 5 MP si difende ed i selfie diurni ci hanno convinto, quelli notturni decisamente no.
I video sono discreti in modalità Full HD al netto di una stabilizzazione assente, uno zoom a scatti e una debolezza verso i cambi repentini di luce, male la cattura dell’audio.
Software e prestazioni
L’UMIDIGI A1 Pro monta un Android stock aggiornato ad Oreo 8.1. Le prestazioni sono buone anche se (ovviamente) non velocissime: si deve attendere qualcosina tra le aperture di app più pesanti ed i cambi di schede in background ma tutto sommato il processore Mediatek ed i 3 GB di RAM lavorano ordinatamente. La scheda grafica invece ha gravi difetti e non regge svariate applicazioni dal Play Store, in particolare giochi blasonati che avremmo voluto testare per giudicare il comparto gaming, non vengono visualizzati lasciando un enorme vuoto sotto l’aspetto della godibilità dello smartphone.
In compenso la gradita presenza del riconoscimento facciale è ben riuscita, servirà un ambiente mediamente illuminato e lo sblocco avviene rapidamente.
Display
Il pannello è un IPS di 5.5 pollici in formato 18:9 con risoluzione HD+ a 720 x 1440 e 293 PPI di densità. Uno schermo molto convincente con un’ottima luminosità, colori leggermente scarichi sui rossi ma con buona resa sotto i raggi UV. Anche se visto di taglio l’angolo di visibilità resta soddisfacente ed è reattivo il sensore di luminosità.
Autonomia
La batteria da 3150 mAh che supporta la ricarica rapida (da 0 a 100 in circa 2 ore e mezza) non ci ha lasciato appagati dato che con un utilizzo medio siamo arrivati nel bel mezzo del pomeriggio con il 30% di carica residua e poco più di 3 ore di schermo acceso. Valore particolarmente anomalo è il consumo fatto dal Bluetooth che nei test si è sempre aggirato sul 70%, non sappiamo se ci sia un errore di valutazione/visualizzazione o effettivamente tale connessione incida enormemente sulla durata del device. Sicuramente per un dispositivo dal “motore economico” ci aspettavamo un’autonomia maggiore.
Prezzo
Il sospiro più grande lo tira il nostro portafogli perchè il prezzo dell’ UMIDIGI A1 Pro è allettante: 99 dollari sullo store ufficiale, 119.99 € su Amazon e soli 79.99€ su myefox.it.
L’obiettivo è chiaro ed è quello candidarsi a miglior smartphone sotto i 100€ di budget ma dire che ci ha convinti a pieno in questa assegnazione è dura: indubbiamente al suo fianco parteggiano un bel design con buoni materiali, un ottimo display ed un sistema aggiornato ed incluso di Face ID ma sono anche tanti i pizzichi sulla pancia che bisogna darsi, partendo da una fotocamera non troppo diligente, passando per delle lacune software riguardo alla mancata lettura di app/giochi fino ad arrivare ad una batteria troppo debole.
Insomma anche a questo prezzo o con una manciata di euro in più è possibile trovare un compromesso qualità/prezzo migliore.
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