Sempre più produttori investono nelle auto a guida autonoma, le auto “che si portano da sole” sogno di tanti ragazzi dagli anni ’80 in poi. Chi non ha mai sognato una macchina come KITT che ti porta da sola ovunque vogliamo?
Per poter rendere sicura la guida autonoma però sono ancora necessari numerosi test e una parte dell’immenso lavoro dietro lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (che guiderà le auto del futuro) risiede nel raccogliere dati ambientali: l’auto deve essere in grado di catalogare ogni singola cosa sia presente nel suo raggio d’azione e/o raggio visivo. Una parte del software quindi analizzerà in tempo reale tutto l’ambiente circostante e confronterà i dati visivi in un enorme database fatto di: alberi, strade, delimitazioni, cartelli stradali, altre auto, pedoni, cantieri, cestini, panchine, palazzi, grattacieli etc. Il futuro software sarà in grado quindi di confrontare gli oggetti che vede con quelli custoditi nel database, “ricordandosi” di cosa si tratta e agendo di conseguenza se vede irregolarità o azioni anomale (un albero che cade improvvisamente, un pedone che attraversa improvvisamente etc.).
Nella prima fase di questa enorme raccolta dati il software veniva fatto interfacciare con una telecamera a 360° gradi posta su una normale auto. La raccolta dati e la catalogazione “dal vivo” era però un processo lungo e laborioso che richiedeva fino a 90 minuti per singola immagine (frame). I ricercatori dell’Università di Darmstadt e di Intel Labs sono riusciti a velocizzare il processo di raccolta dei dati ambientali semplicemente “facendo giocare” l’intelligenza artificiale a GTA V.
La catalogazione in questo caso è decisamente più rapida e il livello di dettaglio raggiungibile nel gioco (con tutte le impostazioni grafiche al massimo) permette al software di catalogare oggetti altamente foto-realistici a velocità non raggiungibili nel mondo reale.
Quello che prima richiedeva 90 minuti di riprese oggi richiede in media 7 secondi, basta lasciar giocare il software a GTA V e annotare tutte le varianti ambientali. Nel video tutti i dettagli della ricerca.