Altoparlante ionico: è così che lo chiamano Jeong-Yun Sun e Cristoph Keplinger, che lo hanno inventato in un laboratorio dell’Università di Harvard. Al primo sguardo può sembrare un comune dischetto di gelatina ma, osservandolo meglio, si nota un cavo che lo collega ad un notebook. E che, grazie agli ioni, può riprodurre davvero della musica.
La palese dimostrazione che anche le cariche elettriche degli ioni – oltre che quelle degli elettroni – possono essere utilizzate su dispositivi ad alto voltaggio. Ma il segreto è nei conduttori ionici, quelli che permettono di condurre ed attivare gli ioni stessi all’interno di un dispositivo: non solo possono essere trasparenti ma anche flessibili, senza però indebolirsi all’atto della flessione.
Ed è così che nasce l’altoparlante mostrato in questo video: un dischetto di gelatina elettrolitica (e, soprattutto, biologica) che nasconde dei conduttori ionici, attraverso i quali viaggiano impulsi a folle velocità, del tutto simili a quelli che il nostro corpo usa continuamente per tenere attiva la nostra rete neurale. Ed è proprio quel dischetto trasparente a riprodurre le prove sonore (prima) ed il famosissimo preludio (dopo).
Per ora “soltanto” degli altoparlanti, questa dimostrazione tuttavia può aprire nuovi orizzonti nel campo della biotecnologia, come lo stesso Keplinger sottolinea:
Engineered ionic systems can achieve a lot of functions that our body has: they can sense, they can conduct a signal, and they can actuate movement. We’re really approaching the type of soft machine that biology has to offer.