L’aggiornamento Android 9 Pie è stato rilasciato ad Agosto da Google, ed è ufficialmente disponibile solo per pochi smartphone come i Google Pixel o OnePlus 6, che proprio in questi giorni ha ricevuto l’aggiornamento ufficiale ad Android 9.0.
Esiste però la possibilità di avere l’ultima release di Android sul vostro smartphone senza dover aspettare che la casa produttrice rilasci l’aggiornamento ufficiale: non c’è trucco né inganno, tutto quello che vi serve è un po’ di pazienza, uno smartphone compatibile con Project Treble ed un pizzico di fortuna.
COS’È PROJECT TREBLE
Con l’avvento di Android 8.1 Oreo, Google ha forzato i produttori di smartphone ad adottare uno specifico set di regole per velocizzare gli aggiornamenti dei propri smartphone. Nello specifico, gli smartphone autorizzati ufficialmente da Google con a bordo nativamente Android Oreo devono essere coerenti con le specifiche di Project Treble, altrimenti non ci si potrà fregiare della prestigiosa certificazione del colosso di Mountain View e si potrebbero incorrere in problemi quali un basso livello di sicurezza del software a bordo dei propri smartphone.
Alcuni grandi esclusi da questo processo sono quegli smartphone che hanno ricevuto l’aggiornamento ad Android Oreo, ma per cui l’azienda non ha provveduto a rispettare i requisiti per Project Treble, come ad esempio il Samsung Galaxy S8 e il suo fratello maggiore Samsung Galaxy S8+.
Con Project Treble la suddivisione della memoria interna è ripartita tra due partizioni, A e B: con questa funzionalità si abilita il Seamless Update, ovvero la possibilità di effettuare un aggiornamento software dello smartphone senza che l’utente finale si accorga di nulla. Una delle partizioni riceve l’aggiornamento in background e si aggiorna silenziosamente, ed al prossimo riavvio quello che fa il telefono è semplicemente avviare la partizione contenente l’aggiornamento più recente: semplice, efficace e smart.
Non solo Seamless Update, per avere aggiornamenti che non gravino sull’utente finale, ma anche updates più veloci: la partizione Vendor, che contiene le istruzioni per gran parte delle componenti hardware del telefono, vive in un suo spazio separato. Questo significa che non bisogna riscrivere ogni volta il codice necessario al corretto funzionamento dei driver, e che ci si può concentrare in modo più efficace e con minor dispendio di risorse alla ricerca e risoluzione di bug prima del rilascio definitivo del software.
GENERIC SYSTEM IMAGE (GSI) e ANDROID 9 PIE
Questa piccola rivoluzione consente, su quei dispositivi che hanno tutti i requisiti e implementano Project Treble, di poter ricevere futuri aggiornamenti del software di Google in modo semplice e rapido. La community del modding ha infatti sviluppato delle immagini generiche, denominate Generic System Image (GSI) che possono essere flashate sul nostro smartphone. Come avrete intuito, sono già presente alcune immagini generiche sviluppate intorno ad Android 9 Pie: tra queste segnaliamo la Pixel Experience, una ROM che offre un’esperienza d’uso molto simile a quella dei Google Pixel, a partire dall’interfaccia grafica fino ad arrivare alle funzionalità esclusive, come ad esempio l’app Digital Wellbeing.
A questo indirizzo potrete trovare una lista non esaustiva di ROM che possono essere flashate sui dispositivi con Project Treble. Se volete avere una lista (NON ESAUSTIVA) degli smartphone che supportano Project Treble vi basterà andare al seguente indirizzo: https://www.xda-developers.com/list-android-devices-project-treble-support/ .
Vi consigliamo quindi la visione del video per meglio comprendere le possibilità di Project Treble e su come flashare una ROM GSI per poter avere sul vostro smartphone Android 9 Pie con mesi di anticipo rispetto ad un aggiornamento ufficiale!