Google sta concentrando buona parte dei suoi sforzi per lo sviluppo di nuove tecnologie che possano trarre vantaggio dalla cosiddetta “Intelligenza Artificiale”: dopo aver reso open source TensorFlow prima e SyntaxNet poi, arriva l’esperimento che trasforma il “training” così ottenuto in vera e propria arte.
Si chiama Project Magenta e come spiega Douglas Eck, ricercatore della divisione Google Brain, ha l’obiettivo di comprendere se le Intelligenze Artificiali siano in grado di creare brani musicali o elementi di arte visiva (chiaramente originali) senza l’intervento dell’essere umano.
Per raggiungere l’obiettivo e cercare di insegnare alla IA a creare arte (quasi) dal nulla ci penserà TensorFlow, dopodiché saranno creati e resi disponibili al pubblico strumenti pertinenti, ad esempio un tool che permetta ai ricercatori di importare dati dai file MIDI a TensorFlow.
Quella che vedete in alto è una demo in cui Adam Roberts, uno dei membri del team Magenta, dimostra come un sintetizzatore digitale sia in grado di creare musica dopo aver “ascoltato” le note suonate di fatto da un essere umano; secondo Eck, in maniera simile è possibile insegnare all’Intelligenza Artificiale “a creare regolarmente nuova musica“.
Il progetto Magenta verrà lanciato pubblicamente ad inizio Giugno; gli aggiornamenti, i progressi ed il software saranno disponibili su questa pagina Github.
E a voi piacerebbe l’idea di un musicista o di un pittore dal cervello e dal senso artistico completamente digitale?