Quello che vedrete nel video in alto è sintetizzabile in pochissime parole: Google può “predire” ciò che succede sulla strada.
Ovviamente grazie ad anni ed anni di ricerca: gli ultimi giornamenti sulla Google Self-Driving car risalivano a metà 2012, anno in cui il progetto sembrava ancora ben lontano da una vera e propria svolta.
Svolta che, invece, sembra avere inizio: sono serviti mesi e mesi di studio sulle casistiche, sulle combinazioni, sugli algoritmi di predizione e quant’altro per far sì che la macchina auto-pilota di Google sia in grado di girare autonomamente nella zona circostante il GooglePlex di Mountain View.
I risultati potrete vederli dal video in alto: la Google Self-Driving car è in grado di “predire”, grazie alla combinazione dei dati raccolti, situazioni comuni (come fermarsi ad un semaforo rosso) oppure situazioni impreviste (ad esempio, che un ciclista invada la vostra corsia), regolandosi di conseguenza.
Un progetto niente male che avanza indisturbato e che, probabilmente, vedrà la luce tra quattro o cinque anni: ma serve davvero un’automobile in grado di guidarsi da sola, almeno ai giorni nostri?