Snapchat è un servizio di messaggistica immediata particolarmente conosciuto per una sua precisa caratteristica: esso nasce con l’intento di preservare la privacy dei suoi utenti, permettendo di impostare l’autodistruzione di foto e video – dal dispositivo del mittente piuttosto che da quello del destinatario – pochi secondi dopo l’avvenuta visualizzazione.
Questo video, però, conferma che non sempre è così: si era parlato qualche tempo fa della possibilità di estrarre i contenuti condivisi tramite Snapchat già su Android, analizzando dei particolari files con estensione .NOMEDIA; Nick Keck – così si chiama lo youtuber che ha condiviso il video – ci mostra che è possibile “pescare” i video (e le foto) condivisi tramite Snapchat utilizzando un iPhone, un iPad e due account Snapchat.
I video vengono memorizzati in /var/mobile/Applications/<nome_casuale>/tmp, cartella accessibile su qualsiasi dispositivo jailbroken tramite un gestore file (nel video viene utilizzato iFile). Nick conferma che è possibile ottenere qualcosa del genere anche per le immagini.
La prova lampante che, quando si parla di tecnologia, le cose restano sempre meno aleatorie di quel che sembrano.