La presenza dei robot nei campi produttivi è in costante crescita, specie nei compiti ripetitivi e programmabili con relativà semplicità: le macchine lavorano quasi sempre in molti campi meglio degli uomini. Quasi.
Il video odierno ci mostra un robot sperimentale messo a servire caffè ai clienti: il robot obbedisce ai comandi e agli algoritmi, ma non è in grado di reagire agli imprevisti, non è in grado di imparare dai propri errori e prendere decisioni “al di fuori degli schemi”. Dopoutto è una macchina, non un umano! Una macchina non avrà mai il potenziale, le risorse e l’elasticità mentale di una persona, almeno che gli algoritmi per le intelligenze neurali non arrivino a “pensare” come un uomo, adattandosi agli imprevisti in tempo reale e modificando “personalmente” gli algoritmi creati dall’uomo.
Programmi che programmano altri programmi: uno degli scenari peggiori possibili.