Materiali particolarissimi che si alterano al contatto con la luce, fibre ottiche e chi più ne ha più ne metta: chiunque sia mai riuscito a progettare un cosiddetto mantello dell’invisibilità ha dovuto ricorrere a cose del genere, senza contare che l’illusione di invisibilità veniva persa nel momento in cui gli oggetti erano in movimento.
I ricercatori e gli studenti dell’università di Rochester sono stati in grado di fare di meglio e di ottenere una sorta di mantello dell’invisibilità combinando semplicemente due paia di lenti particolari: in parole povere basta frapporre tra le due coppie di lenti un qualsiasi oggetto, anche in movimento, per far sì che questo scompaia dalla visuale.
Magia? No, semplicemente fisica!
Il Rochester Cloak non è comunque esente da difetti e di certo non si pone l’obiettivo di essere utilizzato in vero e proprio stile Harry Potter; tale tecnologia potrebbe servire, piuttosto, ad aiutare i chirurghi durante le operazioni complesse a vedere “attraverso” le proprie mani oppure ad eliminare i punti ciechi sulle auto.
Innovazione mista a fantasia che, se fosse effettivamente commercializzata, potrebbe trovare utilità in molteplici categorie, lo capirete guardando il video di presentazione qui in alto.