Disclaimer: se siete deboli di stomaco, interrompete il video al secondo 50.
23 ore di sala operatoria ed una vita salvata, una delle cose più belle a cui la tecnologia ha dato accesso durante gli ultimi anni.
Ci troviamo ad Utrecht, in Olanda: una giovane ragazza ventiduenne soffre di una malattia molto rara che le ha progressivamente assottigliato le ossa del cranio portandola ad avere – a causa della pressione esercitata sul cervello – forti difficoltà motorie, la perdita quasi completa della vista ed il rischio di perdere completamente le facoltà cerebrali andando incontro a morte certa.
Ma la tecnologia l’ha aiutata non solo a sopravvivere ma a riprendere in mano appieno la sua vita: è stata infatti creata in Australia una precisissima stampa 3D in plastica del suo cranio, impiantata con un intervento chirurgico di 23 ore guidato dal Dr. Bon Verweij.
Il primo caso al mondo di trapianto totale di cranio.
La cosa molto interessante è comprendere come sia possibile riprodurre perfettamente una struttura ossea complessa quale quella del cranio grazie alla crescente tecnologia della stampa 3D.
Nel video qui sopra troverete una spiegazione (in olandese, sottotitolabile in inglese o in spagnolo) di quanto accaduto ma, ribadisco, se non avete lo stomaco forte non procedete oltre il secondo 50: la visione di un intervento a cranio aperto potrebbe turbarvi.
Ah, dimenticavo: l’intervento risale a 3 mesi fa. Stando a quanto dichiarato dai medici, la ragazza ora sta benissimo ed ha riacquisito del tutto le sue facoltà cerebrali, vista compresa.