Quando guardiamo ai device più recenti e performanti, sicuramente il top di gamma di Xiaomi occupa un posto non poco importante. Presentato al Mobile World Congress di quest’anno, lo Xiaomi Mi 5 ha colpito gli utenti della casa cinese e non per potenza ed eleganza.
Il nuovo modello è stato annunciato a quasi 2 anni dalla presentazione del suo predecessore, lo Xiaomi Mi 4. Dopo tutto questo tempo, quali sono i passi avanti compiuti dall’azienda? Il vecchio top di gamma riuscirà a reggere il confronto?
Confezione
Già dalla confezione di vendita notiamo le prime differenze. Lo Xiaomi Mi 4 presenta una scatola molto semplice in colorazione marrone realizzata in materiali riciclabili. Nel caso del nuovo top di gamma, la confezione, in colorazione bianca, presenta sulla facciata principale l’immagine del prodotto in varie colorazioni.
In entrambi i casi, all’interno troviamo i soliti libricini illustrativi con graffetta e il caricabatterie con relativo cavo. Per quanto riguarda il Mi 5, però, abbiamo un cavetto USB Type-C.
Design ed ergonomia
Il comparto estetico presenta notevoli cambiamenti, sia per quanto riguarda il design che per le caratteristiche del dispositivo. Partiamo dalle dimensioni e dal peso:
- Xiaomi Mi 4: 139.2 x 68.5 x 8.9 mm , 149 g;
- Xiaomi Mi 5: 144.6 x 69.2 x 7.3 mm , 129 g;
L’ergonomia, dunque, risulta decisamente diversa nei casi in esame, con il Mi 5 che, al primo utilizzo, vi farà avere la sensazione che lo smartphone sia vuoto. Il Mi 4, invece, risulta decisamente più massiccio anche se, viste le dimensioni leggermente più contenute, presenta un grip migliore.
I materiali che compongono il dispositivo sono ottimi in entrambi i casi, con il Mi 4 caratterizzato da un frame in metallo, una scocca posteriore in policarbonato opportunamente trattato per apparire lucido e la zona frontale protetta dal Gorilla Glass 3.
Dal canto suo, il Mi 5 presenta anch’esso un frame in metallo che, però, presenta una stondatura che favorisce la presa e risulta piacevole al tatto. Le facciate anteriori e posteriori poi, sono entrambe coperte dal Gorilla Glass 4, caratteristica che rende più scivoloso il dispositivo al primo utilizzo ma, dopo qualche minuto che lo si ha in mano, si incollerà letteralmente al vostro palmo.
Altro elemento di sostanziale differenza è il pulsante fisico centrale presente nell’attuale top di gamma della casa cinese che, oltre che fungere da tasto Home, nasconde un veloce e preciso sensore biometrico, il più veloce tra quelli che ho avuto modo di provare.
La componentistica risulta distribuita più o meno allo stesso modo lungo le linee dei dispositivi, eccezion fatta per il lato basso e il retro, dove fotocamera e casse sono state collocate in modo leggermente diverso. Nel complesso, possiamo dire che lo Xiaomi Mi 5 vince per eleganza, mentre il Mi 4 per robustezza.
Hardware
Qui abbiamo le differenze più significative tra i 2 device della casa cinese, con alcune componenti simili e altre giustamente in competizione.
Il nuovo top di gamma, dunque, nella sua versione standard prevale sul predecessore per alcune caratteristiche, come il processore di nuova generazione, più potente e performante e che scalda decisamente meno. Troviamo poi il ritorno del sensore NFC, una fotocamera drasticamente migliorata, con 16 MP, stabilizzatore ottico a 4 assi e doppio flash led bicromatico, che da una decisiva marcia in più al comparto multimediale.
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Su entrambi i dispositivi troviamo poi un pannello IPS LCD con risoluzione 1920 x 1080. La differenza sostanziale sta nella dimensione dell’ultimo device della casa cinese, di 5,15 pollici, e nei led che gestiscono la retroilluminazione. Questi, infatti, presentano una dimensione inferiore ma sono in numero maggiore per aumentare la luminosità e, al contempo, avere un minor impatto energetico.
Per quanto riguarda la connettività, il Mi 5 presenta la possibilità di sfruttare la rete 4G ma, ahimé, con l’assenza della banda a 800 mHz, gli utenti Wind potrebbero riscontrare un’impossibilità di agganciarsi a tale tipologia di connessione.
Software
A bordo di entrambi i device troviamo Android 6.0.1 Marshmallow con interfaccia proprietaria MIUI. Entrambi sono caratterizzati dalla MIUI 7.2 ma, mentre il nuovo device può godere unicamente della versione stable della ROM, il vecchio top di gamma presenta la possibilità di scegliere tra la versione stabile e la developer.
Cosa importante, sullo Xiaomi Mi 5 non troviamo ancora la lingua italiana anche se non dovrebbe tardare particolarmente. Al Mobile World Congress di Barcellona, infatti, era presente un Mi 5 equipaggiato con una versione “Global Beta” della ROM che, tra le lingue selezionabili, presentava anche l’Italiano.
Le app preinstallate sono le stesse e la navigazione tra le schermate avviene in modo fluido e senza intoppi su entrambi i dispositivi. L’apertura delle app è quasi istantanea, col Mi 5 che vince in sporadici casi in velocità d’apertura, e il multitasking risulta ottimo su tutti e 2 i terminali, sia per numero di app in esecuzione in background che nel tempo di apertura di queste ultime.
Multimedia
Sul campo multimediale lo scontro si fa più acceso, con il Mi 5 che domina incontrastato. Questo, infatti, è equipaggiato con un’ottima fotocamera da 16 MP con stabilizzatore ottico e doppio flash led, mentre il Mi 4 è caratterizzato da una fotocamera da 13 MP con flash led singolo.
Gli scatti e i video sono ottimi su entrambi i device, ma appare evidente come il sensore e lo stabilizzatore ottico facciano la differenza. Sebbene la fotocamera interna del Mi 4 sia da 8 MP e quella del Mi 5 sia da 4, quest’ultima presenta pixel da 2 micron che la rendono qualitativamente migliore rispetto al modello precedente.
L’altoparlante posto nella parte bassa non presenta sostanziali differenze, con un audio pulito e chiaro e una discreta potenza. Il comparto videoludico trova maggior sostegno nell’ultimo arrivato, alla luce delle specifiche viste in precedenza. Come appare evidente dal test 3D di AnTuTu Benchmark, troviamo una maggiore e costante fluidità, che permette di godere in tutta tranquillità dei titoli più pesanti e complessi presenti sul Play Store.
Autonomia
La batteria da 3000 mAh scolge un ottimo lavoro su ambedue i dispositivi, con il Mi 4 che forse presenta un’autonomia leggermente superiore rispetto al fratello maggiore. Le specifiche più importanti, infatti, contribuiscono sicuramente a un consumo maggiore di energia che, in ogni caso, non risulta eccessivo.
Conclusioni
Insomma, alla luce di quanto visto, le differenze ci sono e si notano. Nonostante ciò e nonostante siano passati quasi 2 anni, lo Xiaomi Mi 4 continua a dire la sua nel panorama odierno dei device Android, fornendo un’esperienza utente di tutto rispetto mettendolo a paragone con device di quest’anno. Dal canto suo, il Mi 5 vince il confronto a pieni voti dominando però su campi ben precisi e non sull’utilizzo generale.
Dunque, Xiaomi è realmente maturata? Per certi versi si, visto come le scelte adoperate nella realizzazione del nuovo top di gamma ritengo siano decisamente azzeccate. La casa cinese quest’anno ha sferrato un duro colpo ai competitors e al mercato che, in ogni caso, vede una concorrenza molto alta e combattiva.