Ieri Microsoft ha rilasciato una serie di aggiornamenti per i suoi sistemi operativi Windows: tra le correzioni e le patch, al big di Redmond è però “scappata” una “security patch” per Internet Explorer 11 su Windows 8.1 e Windows 7 che… non è soltanto una patch!
Si, perché – come Microsoft riassume nell’articolo KB 3139929 – si tratta di un aggiornamento per il browser che, oltre alla sicurezza, tocca anche altri aspetti non collegati ad essa.
Questo aggiornamento di sicurezza risolve alcune vulnerabilità note in Internet Explorer. La peggiore di essa poteva permettere l’esecuzione di codice remoto se un utente avesse visualizzato una pagina web creata ad-hoc in Internet Explorer. Inoltre, questo aggiornamento include diversi fix non collegati alla sicurezza.
Fix non collegati alla sicurezza che includono tra le altre cose il KB3146449, che il big di Redmond definisce come un miglioramento delle funzionalità per l’aggiornamento da Windows 8.1 e Windows 7: in realtà, leggendo in seguito, si scopre che questo “miglioramento per le funzionalità” altri non è che l’ennesimo sollecito ad aggiornare a Windows 10.
Questo aggiornamento aggiunge ad Internet Explorer, su alcuni computer, una funzionalità che permette all’utente di scoprire Windows 10 o di iniziare l’aggiornamento a Windows 10.
Funzionalità che trova testimonianza in alcuni report in rete, che la descrivono come una comparsa di un banner che pubblicizza Windows 10 all’atto dell’apertura di una nuova scheda in Internet Explorer 11, un banner colorato in blu che recita qualcosa come
Microsoft vi raccomanda di aggiornare a Windows 10.
Insomma una tecnica aggressiva, “camuffata” in parte da aggiornamento di sicurezza, che potrebbe indispettire tutti quegli utenti non intenzionati a passare all’ultima frontiera dei sistemi operativi Microsoft e che, ormai da tempo, sono palesemente schierati contro questo tipo di politica aggressiva.
Microsoft, dal canto suo, ha dichiarato apertamente di non voler fare marcia indietro su questo tipo di comportamento, nonostante le critiche ricevute.
No Windows 10? Ahi, ahi, ahi, ahi…